Il New Jersey potrebbe diventare il primo Stato a ad utilizzare cinture di sicurezza obbligatorie per gli animali domestici. E’ infatti stato presentato al riguardo un preciso disegno di legge che sta riscuotendo numeroso interesse ed a breve sarà votato. La notizia l’ho trovata qualche giorno fa ma credo comunque che valga bene una seria riflessione.
cinzia iannaccio
Come capire se il cane deve fare sport? Con un collare
Si chiama Tagg ed è l’ultimo ritrovato tecnologico per tenere sotto controllo lo stato di benessere fisico del vostro cane. In particolare Tagg – The Tracker Pet, un dispositivo da applicare ai collari, serve ad individuare quanta attività motoria ha fatto Fido nelle ultime 24 ore e dunque a valutare se e quando c’è bisogno di una bella passeggiata. La cosa curiosa è che sembra possa dire anche quale tipo di attività motoria /gioco possa essere utile in quel preciso momento per il cane: una semplice camminata, il frisbee dog, il Treibball dog o altro. Insomma anche il grado di intensità.
Treibball Dogs, nuovo gioco sport per cani
Avete voglia di un nuovo gioco da fare all’aria aperta con il vostro cane? Ecco allora uno spunto: il Treibball dogs, che consiste nell’insegnare al vostro amico a quattro zampe a spostare delle grandi palle colorate (quelle tipiche del pilates ad esempio), ovviamente con l’ausilio del muso, o meglio … in punta di naso. L’idea è nata solo pochi anni fa dalla mente di un olandese, Jan Nijboer e solo nel 2007 tale attività sportiva è diventata oggetto anche di una gara, una competizione di abilità. Ma vediamo nel dettaglio.
Cani e gatti mascherati ad Halloween: e loro cosa ne pensano?
Ci avviciniamo ad Halloween e negli Stati Uniti è una gran corsa ad acquistare il costume più curioso e divertente per gli amici a quattro zampe. Una tendenza che si sta sviluppando anche in Italia. Ma loro, cani, gatti, furetti e company cosa ne pensano? Come sempre accetteranno a ben volere ogni cosa il proprietario deciderà, ma non per questo non bisogna porsi il problema. E’ una tematica questa dei “vestiti” per cani e gatti (essenzialmente sono loro ad essere principalmente “umanizzati” in questo senso) molto vasta e va dai cappotti ai maglioncini per l’inverno, fino agli abiti da cerimonia, passando per stivali da neve. Non è che ne abbiano particolarmente bisogno, oggettivamente la natura li ha dotati di un bel pelo appositamente.
Gatti, cani ed influenza stagionale: il contagio dagli umani
E’ tempo di vaccinazioni antinfluenzali per noi. Ed i nostri animali domestici? A differenza di ciò che si pensi, anche cani, gatti, furetti e company possono contrarre l’influenza stagionale ed anche tutti i cosiddetti virus parainfluenzali. A trasmetterglieli pare siamo proprio noi, amorevoli proprietari che malaticci cerchiamo un po di consolazione coccolandoli stretti a noi. E questo è particolarmente preoccupante. Vi spieghiamo perché.
Cani che fiutano tumori: Medical detection dogs anche in Italia
Si chiamano Lucy e Glenn e sono due Labrador speciali perché sono i primi “medici a quattro zampe” ad entrare in un ospedale italiano per lavorare. Non si occuperanno di assistenza e pet therapy, cosa ormai e per fortuna abbastanza diffusa anche nel nostro Paese, ma saranno impegnati a fare diagnosi di tumore.
Stoner dog: se il cane ingerisce marijuana
Una notizia curiosa che viene dagli Stati Uniti: in aumento i casi di “Stoner Dog” cani colpiti da avvelenamento da marijuana. Ovviamente negli Stati in cui questa è legale, come nel Colorado dove si usa per scopi medicinali. A dare l’allarme, uno studio condotto dal dottor Stacy Meola del Animal Hospital Wheat Ridge, che ha rilevato come proprio in questa Nazione i casi di avvelenamento di marijuana nei cani nell’ultimo quinquennio sia quadruplicato. Si tratta di un fatto pericoloso per i nostri amici a quattro zampe, che può avere conseguenze molto gravi, fino al decesso. Ecco perché è importante evitare che il cane ne ingerisca involontariamente anche la minima quantità.
Gatto birmano o burmese torna a casa in Birmania (foto)
Non è un gioco di parole, ma una realtà: lo splendido gatto birmano, noto anche come burmese è totalmente scomparso dalla sua zona di provenienza, il Myanmar, già Birmania, nel sud est asiatico. Da qui fu importato (nella figura di una micia di nome Wong Mau ) negli anni ’30 negli Stati Uniti, da cui poi si è diffuso anche con diverse sfumature di colore: inizialmente solo marrone e poi anche crema, blu, ecc. Di recente però un appassionato gattofilo (nonostante una lieve allergia al pelo del gatto) ha deciso di attivarsi in un progetto di ripopolamento della razza felina in questione nella terra di origine.
Cimitero per animali, luogo storico, negli USA
how to get your ex back>NY Hartsdale pet cemetery” width=”500″ height=”333″ />Un cimitero per animali è stato aggiunto al registro nazionale dei luoghi storici degli Stati Uniti: si trova a New York ed è l’ Hartsdale Pet Cemetery, ultima dimora per almeno 75.000 animali tra cani, gatti, iguane ed addirittura un cucciolo di leone. La designazione, assolutamente unica per una struttura di questo tipo, è stata data per la sua storia sociale oltre che dell’architettura del paesaggio. Ovvero come ha spiegato anche Carol Shull, custode del registro nazionale in questione all’Associated Press:
“è un modo appropriato per riconoscere agli animali domestici il ruolo significativo e di lunga data che hanno avuto nella storia della nostra nazione e della cultura.”
Gatto birmano a pelo corto (o burmese)
Il gatto birmano, noto anche come burmese, è una razza a pelo corto che non va confusa con il gatto sacro di Birmania (a pelo lungo), anche se quest’ultimo viene appellato allo stesso modo. Si tratta di due felini molto diversi tra loro, non solo per la lunghezza del pelo, ma anche per origine ed altre evidenti caratteristiche fisiche: come il colore degli occhi, rispettivamente giallo oro ed azzurro. Diverso anche il carattere, medesima la bellezza. Ma cerchiamo di scoprire più nel dettaglio le caratteristiche del gatto burmese.
Gatto imbronciato spopola sul web: il video di Tard
Come si fa a non rimanere incantati dalla tenerezza di questo gatto? Tard (o meglio Tardar, è il suo nome ed è ormai una star del web a causa del suo musetto imbronciato perenne.Non c’è coccola che gli faccia passare il cipiglio (come si osserva dal video che segue) ma non è certo colpa del suo carattere: è nato con la bocca all’ingiù. La causa potrebbe trovarsi nella genetica: gira sul web anche il video con una somigliante ed imbronciata ipotetica mamma. Il suo proprietario Tabatha Bundesen ha spiegato che ha anche alcune difficoltà di coordinamento nei movimenti e dunque qualche motivo per essere imbronciato lo avrebbe pure, ma il realtà è un micio felice e sereno.
Gatto Sacro di Birmania, carattere e cure
Il gatto Sacro di Birmania è uno dei felini più belli e particolari che ci siano. E’ tendenzialmente un albino, dal pelo bianco latte e con alcune macchie più scure in specifici aree del corpo (come muso ed orecchie). Nel tempo sono nate diverse tipologie di gatti sacri di Birmania (o Birmania) ma tutte hanno mantenuto due caratteristiche fondamentali: le zampe bianche e gli occhi azzurri. La leggenda racconta che sia stato trovato in un convento buddista in Birmania! Anche se viene solitamente chiamato gatto birmano, per comodità, non va confuso con il Birmano, che è altra razza a pelo corto, con altre origini, in Thailandia. Di fatto il Sacro di Birmania, nonostante le leggende è un gatto di origine francese.
Gatti a pelo corto: razze, caratteristiche e foto
Volete arricchire la vostra vita di uno splendido gatto a pelo corto, ma non sapete quale? La scelta non è facile, anche perché le razze feline che presentano un manto a pelo corto sono molte, tutte con peculiarità fortemente diverse l’una dall’altra. Cerchiamo però di aiutarvi con una breve descrizione delle caratteristiche principali dei mici in questione. Oltre che con una fotogallery.
La muta nei conigli
Ci siamo, è giunto il momento ed occorre non farsi trovare impreparati: la muta nei conigli è alle porte. I nostri simpatici amici sono soggetti a più mute durante l’anno, ma le principali in genere si concentrano in primavera ed in autunno. E’ in questi periodi infatti che la perdita di pelo si fa più ingente. Si tratta di un fenomeno naturale come sapete, che tende ad adattare il manto dell’animale alle stagioni e alle temperature correlate: in primavera il pelo vecchio e fitto invernale lascerà il posto ad uno più rado e sottile e viceversa. Per tale motivo la muta autunnale, rispetto a quella della primavera in genere è meno abbondante. Molto però dipende dal tipo di coniglio e dalle condizioni ambientali in cui vive.