Le infezioni delle vie aeree sono molto frequenti negli uccelli domestici a differenza di quanto si possa pensare. Tra queste di sicuro domina in incidenza l’aspergillosi, dovuta al fungo Aspergillus: le sue spore una volta entrate in circolo possono provocare seri problemi respiratori. Ma cerchiamo di capire meglio come riconoscerla e cosa fare:
Aspergillosi aviaria, i sintomi
I sintomi della malattia dipendono dal grado di infezione e da quali organi sono stati penetrati dalle spore fungine: nella maggior parte dei casi negli uccelli si posizionano nei polmoni, ma anche nei bronchi e nella trachea. Se non trattata precocemente questa infezione, può espandersi anche ad altri organi. E’ possibile inoltre distinguere due forme di aspergillosi aviaria proprio in relazione alla sintomatologia: una acuta ed una cronica.
La prima si sviluppa essenzialmente in uccelli giovani e/o appena importati. Dura poco ma è molto grave: si manifesta con inappetenza e difficoltà di respirazione. Può essere letale. L’aspergillosi aviaria cronica è presente invece in uccelli più vecchiotti e per lo più in cattività. E’ di lieve intensità iniziale che si trascina peggiorando nel tempo. Inizialmente oltre alle difficoltà di respirazione si possono notare apatia e scarsa attività. Quando lo stadio è avanzato (capita se non si interviene con una terapia) si possono avere addirittura delle modificazioni ossee con deformazione degli organi delle alte vie respiratorie (danni permanenti in pratica), grave difficoltà respiratoria a causa della compromissione totale dei polmoni e se l’infezione arriva al sistema nervoso centrale anche tremori e paralisi.
Aspergillosi negli uccelli, che fare?
Può essere però curata con dei comuni farmaci antifungini, in modo da evitare tutto ciò, per questo è importante prestare attenzione anche al minimo sintomo e rivolgersi precocemente al veterinario. Per ciò che riguarda la prevenzione di questa ed altre infezioni delle vie aeree negli uccelli è importante l’igiene ambientale, l’areazione adeguata del posizionamento della gabbia, oltre che una buona alimentazione. Questa malattia è più frequente negli uccelli malnutriti e con carenza di vitamina A.
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Foto: Thinkstock
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