Un animale domestico, che sia un cane, un gatto, un cavallo, un coniglio e così via dicendo, come tutti gli esseri viventi, tende ad ammalarsi e richiede cure costanti e coccole continue.
Allevarlo, però, è un piacere e non un dovere e, soprattutto, non deve diventare fonte di ansia per il padrone, anche per evitare delle negative ripercussioni sul rapporto fra i due e per non rischiare che il cucciolo possa più facilmente contrarre delle malattie. E’ stato, infatti, ampiamente dimostrato che anche per un amico a quattro zampe, vivere in un ambiente sereno è fondamentale se si vogliono aumentare le sue aspettative di vita.
Le preoccupazioni di quello che un amico a quattro zampe considera un “capobranco” sono fondamentali pure per l’evolversi di un disturbo e per la sua risoluzione. Se, poi, si tratta di patologie croniche l’unico atteggiamento positivo da adottare è quello della pazienza e tranquillità, sensazioni che verranno percepite e infonderanno pace pure nel piccolo “malatino” di casa. Le difese immunitarie, incredibilmente, inizieranno a rafforzarsi e, con il tempo, se la situazione non potrà ribaltarsi, almeno si assisterà ad un notevole miglioramento.
Studi sono stati portati avanti poi, pure riguardo alla particolare connessione psichica che si stabilisce tra uomo e animali ed è stato notato che, a lungo andare, il secondo tende ad acquisire disturbi ed atteggiamenti tipici umani, gli stessi che danno vita al pensiero comune di una certa somiglianza fra i due. Secondo i veterinari, non si tratterebbe solo di una coincidenza, ma è pur vero che potrebbe influire pure una tossina o qualche fattore esterno ad aggravare i sintomi in entrambe le specie. Nessuno, però, è pronto a negare del tutto un rapporto quasi extrasensoriale che si instaura e che ha delle leggi misteriose e impenetrabili. Un motivo in più per ritenere che il legame stretto che si crea è ancora più prezioso di quello con gli umani.