L’anisocoria è una disuguaglianza del diametro pupillare. Si verifica quando una pupilla è dilatata e l’altra è invece più ristretta. La causa dell’anisocoria varia: il disturbo può essere provocato da anomalie del sistema nervoso, così come da infezioni, infiammazioni, tumori o da traumi che coinvolgono l’occhio.
Cause legate a disturbi del sistema nervoso:
- Trauma cranico
- Disturbi del nervo ottico, il nervo primario dell’occhio
- Disturbi del nervo oculomotore, un nervo cranico che fornisce il senso muscolare e il movimento degli occhi
- Malattie del cervelletto, una parte del cervello
- Disturbi del tratto ottico, un fascio di fibre nervose associate all’occhio
Cause legate a disturbi oculari:
- Uveite anteriore (infiammazione di una parte dell’occhio)
- Glaucoma (aumento della pressione all’interno dell’occhio)
- Anomalie del muscolo dell’iride
- Tumore dell’occhio
- Farmaci che modificano la funzione della pupilla
- Sindrome spastica
L’anisocoria può essere altresì associata a diversi processi patologici, come sintomo iniziale di una malattia grave o addirittura fatale.
Sintomi.
- Modifiche nel diametro pupillare
- Cambiamento nella posizione degli occhi
- Problemi di vista
- Un cambiamento nella forma o nella posizione della palpebra
- Un cambiamento di colore degli occhi
- Infiammazione
- Dolore agli occhi
Test diagnostici.
- Esame completo degli occhi
- Esame fisico approfondito
- Emocromocitometrico completo (CBC)
- Profilo biochimico
- Analisi delle urine
- Radiografia del torace se si sospetta un trauma
- Tonometria per misurare la pressione intraoculare dell’occhio
- Ecografia dell’occhio e dei tessuti dietro l’occhio
- Analisi del fluido cerebrospinale (CSF)
- Elettroretinografia (ERG) per valutare la funzione della retina
- Potenziali evocati visivi (PEV) per la valutazione del nervo ottico e della funzione del cervello
- Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (MRI)
Trattamento.
E’ difficile curare i pazienti con anisocoria, in quanto vi possono essere molteplici cause che vengono trattate in modo molto specifico. Il veterinario può raccomandare diversi trattamenti, mentre attende i risultati delle analisi più approfondite sulle eventuali patologie o traumi scatenanti il disturbo.
- Nessun trattamento si rivela necessario in patologie come l’atrofia o ipoplasia dell’iride, in cui l’iride è sottosviluppata o ridotta.
- Antibiotici e/o farmaci anti-infiammatori possono essere raccomandati per alcune patologie batteriche o infiammatorie.
Cure a casa.
Somministrate i farmaci come indicato dal vostro veterinario.
Se il vostro animale domestico non mostra segni di miglioramento e/o sviluppa ulteriori sintomi clinici, contattate immediatamente il veterinario per aggiornarlo sull’andamento della situazione.
[Fonte: Petplace]
[Foto: Flickr]
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