A volte mettersi nei panni di un animale da salvare aiuta, in tutti i sensi. E’ quello che ha pensato un gruppo di animalisti e lavoratori dell’Hetaoping Research and Conservation Centre che si è travestito da panda.
Chi li avrà notati durante l’orario di lavoro avrà pensato a carnevale oppure non si sarà nemmeno accordo dei costumi, l’iniziativa si è resa necessaria per aiutare dei cuccioli di panda nati in cattività ad abituarsi a vivere nel loro ambiente naturale, ricreando ai loro occhi delle figure simili a quelle che incontreranno quando verranno messi in libertà.
L’idea non è rivolta solamente ad abituare i cuccioli ai loro simili ma per diminuire il contatto con gli umani in modo da ovviare contatti pericolosi quando i cuccioli verranno portati in una foresta protetta dove le loro mamme, vere questa volta, potranno allattarli e allevarli nella Natura.
Ai piccoli panda verranno inseriti dei microchip a rilevamento satellitare e verranno seguiti a debita distanza per essere certi sulle loro condizioni, che non si verifichino episodi illegali di caccia e per intervenire tempestivamente in caso di aiuto.
I costumi non finiranno in qualche bancarella nel periodo di carnevale o cosplay, nel caso si rendesse necessario l’intervento umano gli animalisti indosseranno nuovamente i costumi da panda per evitare che l’habitat degli animali venga viziato.
La notizia può sembrare curiosa ma in questi casi il travestimento è l’idea migliore, se i panda entrassero in contatto con l’uomo e vi si abituassero si potrebbe pregiudicare il lato selvaggio e metterli in pericolo di vita una volta liberi.
L’Hetaoping Research and Conservation Center for the Giant Panda si trova nel Wolong Town Qionglai in Cina, terra che spesso si è resa agli occhi del mondo molto irrispettosa e antiquata nel trattamento degli animali, nel caso dei panda sembra non essere così.