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Animalisti, chiesta l’abolizione del Festival di Yulin

Fermare la Cina, abolire il festival di Yulin, vietare il consumo di cane e gatto, e sensibilizzare l’opinione pubblica. 

Sono queste le richieste dell’Associazione Animalisti italiani che hanno manifestato di fronte all’Ambasciata della Repubblica popolare cinese di  Roma, oggi, in occasione del giorno del Solstizio d’Estate, 21 giugno. 

Sono tante le associazioni che si battono contro le barbarie del festival di Yulin: anche la Lav si batte per l’abolizione del Dog Meat Festival conciata una “manifestazione crudele e inaccettabile inaugurata nel 2009, che ha profondamente scosso le coscienze di tutto il mondo: tante sono le petizioni per chiederne l’abolizione e tanta è l’indignazione.

cani

Anche noi rinnoviamo l’appello all’Ambasciatore cinese Li Ruiyu affinché si adoperi per fermare il massacro e vietare il consumo di cani e gatti in tutta la Cina, così come già accade in altri paesi asiatici. E chiediamo anche al neo Ministro degli Esteri, Enzo Moavero, di farsi portavoce della nostra richiesta e di quella di milioni di italiani”.

I dati di una strage che solo apparentemente viene mascherata da festa, sono in effetti molto chiari: stando ai dati forniti da Pechino della World animal protection, ogni anno in Cina vengono macellati circa 25 milioni di cani e in occasione del festival di Yulin, vengono macellati e poi mangiati circa 10 mila tra cani e gatti.

Una strage giustificata dalla superstizione secondo cui la carne di cane sarebbe fonte di salute, fortuna e vigore sessuale.

Anche il cantante Tiziano Ferro si è unito all’appello per la richiesta dell’abolizione del Festival della carne di cane a Yulin in Cina

Animalisti italiani ed io vi chiediamo di sostenere questa iniziativa e chiediamo soprattutto all’ambasciata cinese in Italia di aiutarci a fermare questa barbarie, perché la civiltà possa regnare. Basta a questa tortura, stop Yulin. 

Sono state le parole del cantante.

 

photo credits | thinkstock

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