Musetto dolce, occhioni espressivi, affetto incondizionato e a volte è difficile resistere alla tentazione di trattare i nostri amici a quattro zampe come esseri umani, e forse anche meglio. Come resistere al cappottino griffato visto in vetrina, al collare con i brillantini, a quel fiocchetto che starebbe così bene al nostro micio, a quella cuccia simile alla culla di un bambino. Loro non ci chiedono nulla, eppure cediamo. Forse lo facciamo per la nostra di vanità, per avere il cane e il gatto più smorfiosi e teneri.
E poi ancora parlare ai nostri animali domestici continuamente, come faremmo con delle persone in carne e ossa, e di più, confidargli segreti sicuri che non potranno mai tradirli. Cosa c’è di male in questo? Beh, stando al parere degli esperti, trattare gli animali come bambini non fa il loro bene e nuoce a quella che dovrebbe essere un’interazione naturale tra uomini e pets, nel rispetto delle proprietà fisiche e psichiche di cani e gatti.
Antropomorfizzarli a tutti i costi è un atteggiamento egoista, che può suscitare simpatia e tenerezza ad un primo sguardo al cane impellicciato e al gattino con pizzi e rasi, ma nasconde un’attitudine insana verso i nostri amici a quattro zampe. A testimonianza di quanto già sottolineato più volte da numerosi esperti del comportamento animale, sulla Stampa è apparsa un’intervista davvero interessante alla veterinaria comportamentalista Rossella Bo, che ha spiegato come i maggiori problemi di comportamento riscontrati in cani e gatti oggi, sono dovuti proprio al non rispetto delle esigenze etologiche degli animali, al trattarli come bambini:
Per esempio fare salire il cane su letto, dargli da mangiare il nostro cibo, imboccarlo, prenderlo in braccio quando si va a passeggio, impedirgli di annusare. Questi comportamenti non vogliono dire volergli bene, non lo facciamo felice. Lo trasformiamo in qualcosa che non è, un bambino, e non lo rispettiamo, proiettando su di lui le nostre paure o desideri. Gli animali sono esseri sociali che fanno parte della famiglia e della società con un ruolo preciso.
[Fonte: La Stampa.it]
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