Uno studio fracesce ha rivelato che avere un animale domestico è di fondamentale aiuto per lo sviluppo dei bambini autistici: un pet con cui giocare puo’ essere infatti importante per aiutarli a sviluppare le capacita’ di socializzazione. Lo studio è stato condotto dal Centro di ricerca ospedaliera di Brest, in Francia, e pubblicato sulla rivista PlosOne. Sono molti i punti interessanti sviluppati dai ricercatori francesi: in primo luogo si evidenzia come sia di fondamentale importanza l’età giusta, per fare verificare gli effetti positivi della presenza degli animali sul bambino: il bimbo non deve avere meno di cinque anni di età.
I bambini più piccoli, nati e cresciuti fin dalla più tenera età con un amico pelosino in famiglia, non avrebbero manifestato gli stessi effetti benefici. Nel primo studio sono stati presi in considerazione un gruppo di ventiquattro bimbi autistici dell’eta’ di undici anni a cui è stato regalato un gatto o un cane: questi hanno mostrato una maggiore propensione a condividere giochi e cibo con i familiari e a confortare chi era triste o ferito. Nel secondo studio invece erano stati presi in considerazione dei bambini di circa otto anni che avevano un animale domestico in casa fin dalla nascita: in questo caso i bambini non hanno mostrato la stessa attitudine dei compagni.
Gli animali in ogni caso vengono in aiuto per i bambini che manifestano questa problematica, anche grazie alla pet therapy: pare che li aiutiano ad emergere dal proprio sommerso, con notevoli miglioramenti anche dal punto di vista relazionale. Ma non solo: un amico a quattro zampe con cui giocare riduce notevolmente lo stress e tutto ciò che ne consegue, con un beneficio psico fisico non trascurabile. Insomma, ancora una volta gli animali vengono in nostro aiuto, o meglio, in aiuto dei bambini!
Fonte: Ansa.it
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