Una delle cause più frequenti di liti tra vicini, è causata dalla presenza in condominio di un animale domestico: nel condominio, si sa, sono molti gli spazi comuni, e non tutti tollerano la presenza di un cane o di un gatto, nonostante sia un diritto di chiunque detenerne uno. Oggi ci occupiamo di un problema che coinvolge molti condomini: cosa accade quando un cane abbaia un pochino troppo?
L’abbaiare non può essere considerato un disturbo alla quiete pubblica, reato punito e previsto ex art. 659 del codice penale, o per lo meno non può essere considerato tale fino a quando le lamentele non vengono fatte da un gruppo indeterminato di persone. Numerose sono le sentenze che si sono susseguite negli anni: in particolare la sentenza che ha fatto scuola risale al 2000 (Corte di Cassazione 1349 del 06/03/2000).
La suprema Corte in tale occasione ha stabilito che i lamenti ed i rumori provenienti dal cane devono avere attitudine a propagarsi ed a costituire quindi un disturbo per una potenziale pluralità di persone, ancorchè non tutte siano state poi disturbate ed è altresì necessario che i rumori siano obbiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone.
Solo in tale caso si potrà configurare una ipotesi del reato testè citato ex art. 659 c.p. Pertanto se ad essere infastidito è unicamente un vicino di casa, poco tollerante, è inutile querelare il padrone per disturbo alla quiete pubblica in quanto il disturbo non coinvolge che un solo nucleo familiare: ben diverso è il caso in cui siano in molti a mostrare disagio verso il comportamento del cane, o del padrone che non prende provvedimenti.
Un giudice di Pace di Rovereto in una sentenza di qualche anno fa, ha stabilito che abbaiare è un diritto esistenziale per l’animale e l’uso dei collari anti abbaio è stato ritenuto lesivo dei diritti dell’animale. Insomma anche gli amici a quattro zampe devono potersi esprimere: tanto più se si pensa che l’abbaiare del nostro amico è spesso sintomatico di qualche cosa che non va, o semplicemente di un bisogno di attenzione da parte del proprietario (si pensi ai cani lasciati ore alla catena o chiusi in piccoli e angusti box).
Oppure l’abbaiare continuo potrebbe anche dipendere da una patologia quale ansia o stress, che non vanno ignorate, ma curate e seguite con la docuta diligenza.
Nel giardino confinante con il mio, c’è un pastore tedesco che viene lasciato solo dalle 8.30 alle 18.30 circa e, talvolta, anche di sera.
In questo arco temporale, il cane abbaia in continuazione, anche senza apparente motivo.
In casa mia si sente forte e chiaro, anche con le finestre chiuse.
Dunque, mi domando: la Suprema Corte ha sancito il diritto del cane all’abbaio, ma il diritto degli umani a leggere, studiare, riposare?
Io trovo che sia stato, per l’ennesima volta, sancito il diritto di essere maleducati: i cani maleducati sono lo specchio di custodi maleducati.
concordo, i cani rispecchiano i padroni! se proprio il rumore è insostenibile e ogni richiesta avanzata al proprietario del cane cade nel vuoto, puoi chiedere una segnalazione all’asl territorialmente competente o ai vigili, per verificare le condizioni del cane: se il cane abbaia c’è qualcosa che non va, è evidente! Oppure, se proprio il cane è lasciato solo tutto il giorno e rende insostenibile la tua vita famigliare, puoi chiedere una diffida al questore, affinchè il proprietario si adoperi affinchè il cane non rechi disturbo.
che idiozie clamorose! se io lavoro tutta la notte ed il giorno devo riposare non esiste al mondo che io tolleri l’abbiare di un cane. Si celebra tanto l”intelligenza dei cani, sinceramente non vedo cosa ci sia di intelligente in un animale che abbaia per ore ininterrottamente e spesso senza neanche validi motivi. E’ come se una persona parlasse per ore senza neanche prendere fiato.La cretinaggine, la maleducazione, l’ignoranza e la stupidità dei padroni è un discorso a parte!!!
secondo me se abbaia un motivo ce l’ha..sta nel padrone correggere questo suo comportamento o venire incontro alle esigenze del suo cane.
…e allora che facciamo quando costoro vogliono leggere, dormire o riposare?….non so, fermiamo il mondo, fermiamo le macchine x strada, fermiamo i bambini che giocano fuori o il genitore che oltre le mura strilla il figlio? ….lo so, non è facile, viviamo in un mondo di rumori e cerchiamo di adattarci….non escludiamo un povero cane, lui non può andare a lavorare x pagarsi un alloggio dove non venga soppresso x sovrafollamento!….non dimentichiamo di esercitare il buon cuore 🙂
pessimo ambiente il condominio. Pensa che noi abbiamo avuto un vicino di casa che per 4 anni ha tenuto due pastori tedeschi in un metro quadro di giardinetto ed i poveri due cagnoloni abbaiavano giorno e notte….ma nessuno di noi si è mai lamentato. Poi sono morti a distanza di poco tempo l’uno dall’altro. Forse erano anziani, o forse le condizioni di vita in tal poco spazio non erano ottimali……ora il suddeto ex proprietario dei cani si lamenta del rumore che mio figlio (4 anni)fa quando è seduto al tavolo a pranzo, perché a dir suo sposta la sedia x fargli dispetto …si è rivolto addirittura all’amministratore….è casa di mia madre e mio figlio ci pranza un week end al mese….della serie che se uno esce fuori di testa se la prende con chiunque. scaricare le proprie isterie sui cani o i gatti altrui è facile, troppo…