Circa 100 animali all’anno, fra cani e gatti, dopo essere stati portati dal veterinario, non vengono più ritirati. A lanciare l’allarme è l’ANMVI, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Solo la loro struttura attualmente, ospita 6 quattrozampe, che sono stati abbandonati dai loro proprietari perché le cure erano troppo costose o perché non sopportavano l’idea di una guarigione parziale. Alcuni, poi, chiedono direttamente l’eutanasia.
Gli animali, dunque, non sono abbandonati “solo” sul ciglio della strada, ma anche dal veterinario! Nessuno paga e il cane o il gatto di turno viene letteralmente scaricato sulla struttura, anche perché nella maggioranza dei casi nessun altro se ne fa carico, né i canili, né i rifugi, né le associazioni protezioniste, né il Comune e tanto meno la Asl. L’indagine condotta da ANMVI, cui hanno partecipato i medici veterinari di tutta Italia compilando un questionario online e cartaceo, conferma che si tratta di un fenomeno tutt’altro che irrilevante e mai affrontato prima d’ora.
Come ha spiegato Daniela Mignacca, direttore sanitario della Clinica veterinaria Romasud, una delle più grandi e attive della Capitale:
A mio parere si tratta di un numero troppo basso se si considera che solo in questo momento noi abbiamo 6 fra gatti, cani paralizzati che sono stati lasciati qui da noi perché i proprietari ci hanno detto che le cure sarebbero state troppo costose. Alcuni dicono che pagheranno e poi spariscono, altri che l’animale non è loro. Ma sono situazioni che, anche intentando delle cause legali, si risolvono con difficoltà. Per quanto possibile ci attiviamo per farli curare e soprattutto per farli adottare. Ma per ogni animale che riusciamo a sistemare, uno viene abbandonato in clinica il giorno dopo. È un circolo infinito che ci preoccupa molto, e di cui non viene tenuto adeguatamente conto.
Non sono rari, poi, i casi di quei proprietari che di fronte all’incertezza che l’animale possa tornare a correre o comunque ad una vita normale, preferiscono l’eutanasia, senza che esista una motivazione reale. L’abbandono di un animale non è un bel gesto, sempre e comunque.
Via| ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani; Photo Credit| Thinkstock