“Era soltanto una provocazione“, ha fatto sapere Alberico Villani, il sindaco di Altavilla Irpina che nei giorni scorsi aveva fatto scoppiare la polemica, con la proposta di sopprimere tutti quei randagi che possono essere considerati “pericolosi” per la comunità. In questo modo lo stesso Comune, ha provveduto ad annullare e revocare quella che è una ordinanza illeggittima ed in contrasto con il diritto. La soddisfazione da parte del sottosegretario alla salute con delega alla Medicina Veterinaria, Francesca Martini, non è tardata ad arrivare anche perchè la stessa era intervenuta immediatamente a richiamare il primo cittadino al rispetto delle leggi vigenti in materia di tutela degli animali. Per questo ha commentato: ”Sono soddisfatta perche’ hanno prevalso il buon senso e la legalita’, infatti l’ordinanza emanata dal Sindaco non teneva conto delle leggi vigenti che sanciscono il divieto di uccisione degli animali d’affezione e l’obbligo di tutelarne la salute e il benessere. La soluzione al randagismo non puo’ essere un atto di incivilta’ e crudelta’.Fra i doveri di un Sindaco vi e’ quello di far rispettare le norme in vigore e non istigare a commettere reati. E’ giusto che le Istituzioni si adoperino per tutelare l’incolumita’ pubblica ma cio’ non si ottiene con la legalizzazione di atti di intolleranza e di violenza nei confronti di cani randagi.Al contrario la prevenzione puo’ essere attuata solo promuovendo il rispetto degli animali e la corretta relazione uomo-animale”, come riportato sul sito dell’Asca.
L’eventuale preoccupazione che qualche cane lasciato per strada, solo, malnutrito e malato, possa eventualmente attaccare gli esseri umani, è stata perciò placata, quindi, in un altro modo, anche grazie all’internvento del Prefetto il quale ha anche proposto la cura e la sistemazione degli amici a quattro zampe in strutture più idonee e adatte a migliorare il loro stato di salute. L’ordinanza, nelle scorse ore aveva scatenato le ire dell’Italia intera, a cominciare dagli animalisti e fino ad arrivare agli amanti dei pets, i quali ritenevano che si trattasse di una soluzione fuori da ogni controllo e tutela verso creature indifese e in grado di dare tanto affetto agli esseri umani. Il prefetto di Avellino, Ennio Blasco, quindi, aveva convocato il vicesindaco in rappresentanza del primo cittadino irpino, proprio per ridiscutere la questione in fretta, anche se il sindaco al momento della riunione, si trovava in visita negli Stati Uniti.
Villani, comunque, dal canto suo, ha nelle scorse ore provveduto a scusarsi e a far sapere le sue ragioni: “”Era solo una provocazione, una risposta alle lamentele di alcuni cittadini”. Ma il prefetto rincara la dose: “Non si abbattono i cani si mettono in canile, e poi sono decisioni che si prendono con la Asl“. Nel botta e risposta con il sindaco, comunque, quest’ultimo ha fatto sapere di avere molto a cuore la questione, tanto da arrivare a stanziare con la sua amministrazionel fino a 40mila euro all’anno, solo per il benessere degli animali. Nel frattempo, anche gli animalisti si sono offerti di aiutare il Comune nella lotta al randagismo e chiedono che vengano effettuate operazioni di sterilizzazione e microchippatura e, inoltre, di prevenire l’abbandono, inserendo delle sanzioni molto severe che servano da deterrente.