Cani in vacanza, con l’arrivo dell’estate: quali i rischi? Passeremo in rassegna, nel nostro speciale, i principali pericoli in agguato per il nostro tuttozampe durante i mesi estivi, quando ci si sposta nei luoghi di villeggiatura, in montagna piuttosto che al mare, e si praticano più attività all’aria aperta in compagnia di Fido.
Innanzitutto non bisogna mai farsi prendere dall’ansia. I rischi ci sono ma alcune situazioni potrebbero anche non verificarsi mai. Meglio rilassarsi senza aspettarsi il peggio ma essere comunque consapevoli di saperlo affrontare. Abbiamo già parlato di disidratazione e colpo di calore nel cane, di come prevenirli e di come intervenire nel caso sia troppo tardi, al fine di arginare i danni e gli effetti collaterali sull’organismo.
Oggi trattiamo di allergie alimentari, reazioni scatenate da intolleranze ad alcuni cibi, evenienze più probabili nel periodo estivo, ed in generale in vacanza, e vedremo perché.
Parlando delle allergie alimentari, è opportuno premettere che spesso in vacanza capita che il cane si imbatta in cibi insoliti, al ristorante qualcuno gli allunghi un bocconcino, o durante le grigliate all’aperto con gli amici venga ingozzato di leccornie e ne assaggi qualcuna cui è intollerante.
Come riconoscere i sintomi dell’allergia alimentare? I principali segnali spia li troviamo a livello dell’epidermide, è lì che dobbiamo cercare eventuali anomalie causate da una reazione allergica. Partendo dal mantello del cane che si presenterà abbastanza secco, a tratti ruvido, di un colore insolitamente opaco. Altro segnale che deve mandarci in allarme è la presenza di forfora. Inoltre l’animale tenderà a manifestare una perdita di pelo a chiazze.
Dalle pelle si solleverà un odore a dir poco sgradevole ed il cane inizierà a grattarsi avvertendo prurito ma solo in alcune zone circoscritte del corpo. Potenziali effetti collaterali dell’allergia alimentare sono la congiuntivite, gli occhi rossi, la lacrimazione, dermatiti ed otiti oltre che eczema del padiglione auricolare. A volte può esserci anche vomito e diarrea. Solitamente il veterinario prescrive una dieta ipoallergenica per 2-4 mesi, al fine di desensibilizzare il cane.