L’aggressività tra gatti che vivono nella stessa casa ha diverse cause e differenti soluzioni. Può scatenarsi nella fase iniziale, al primo approccio con un nuovo gatto, soprattutto se si tratta di un ingresso brusco e non mediato da una fase in cui i due mici stanno alla dovuta distanza. Erroneamente, anch’io, quando ho preso il secondo gatto ero convinta di fare un favore al primo, regalandogli un compagno di giochi e così, tutta entusiasta, ho fatto subito le presentazioni. Ovviamente si è scatenato l’inferno.
Dopo qualche giorno erano a-mici per la pelle. Motivo per il quale, al ritorno dallo studio veterinario, dopo qualche mese, mi ha stupito non poco che la mia micia soffiasse ed aggredisse il povero compagno, esattamente come aveva fatto all’inizio. Ma ora si conoscevano: come era possibile?
Ebbene sì, al ritorno dal veterinario, dopo una procedura chirurgica, capita che il gatto rimasto a casa non riconosca l’altro. E’ davvero sconfortante quando accade. Hai impiegato tanto a farli andare d’accordo e ti crolla il mondo addosso, oltre che dover difendere il micio degente da attacchi che si fanno anche violenti e mettono a rischio la ferita.
Il gatto avverte le sostanze chimiche impiegate dal veterinario come estranee oltre che minacciose. Gli ricordano il pericolo. Un’altra spiegazione plausibile è che il gatto operato, prima dell’intervento, si sia spaventato nello studio veterinario, espellendo odori con feromoni di allarme che segnalano rischi imminenti e seminano il panico. Quando torna a casa, è ancora intriso di questi odori, l’altro gatto li sente e reagisce anche violentemente.
L’unica cosa da fare è separare temporaneamente i gatti, aspettando che il gatto fuori di sè si sia calmato del tutto. E poi… ebbene sì, si ricomincia con le presentazioni, inizialmente attraverso una fessura, con un vetro che li divida e comunque gradualmente, in modo che il gatto che si sente minacciato abbia sempre una via di fuga.
Per prevenire questi episodi di aggressioni potete eliminare gli odori dal gatto al ritorno dal veterinario ed assicurarvi che il medico sia delicato e non faccia spaventare troppo il micio prima dell’operazione, di modo che non espella ormoni di pericolo. Soprattutto, non fate l’errore di esporre il gatto ancora scosso dall’anestesia al micio rimasto a casa. Aspettate prima che si sia ripreso e che sia tornato normale, come il compagno è abituato a vederlo. Tutto ciò che appare diverso spaventa il micio.
Articoli correlati:
1 commento su “Aggressioni tra gatti, quando il micio non riconosce più il compagno dopo un intervento”