Home » Legislazione » Aggressione tra cani nel parco pubblico: come comportarsi parte I

Aggressione tra cani nel parco pubblico: come comportarsi parte I

Oggi cari lettori ed amici di Tutto Zampe ci occupiamo di una problematica che interessa quanti di voi che si recano, quotidianamente o sporadicamente, nei parchi pubblici aperti agli animali, chiamate anche aree di sgambamento. Si tratta di aree verdi attrezzate per poter far correre e socializzare i nostri amici a quattro zampe: soltamente le aree sono recintate, dotate di segnaletica e sacchetti di plastica per le deiezioni.

In tali aree il cane può restare libero sotto il controllo del proprietario: ma cosa accede se per caso si scatena una aggressione? Se ciò un cane ne attacca un altro provocandogli ferite e lacerazioni con postumi permanenti? Ad esempio la perdita di un arto o di un occhio? In tali casi occorre in primis chiedere al proprietaio dell’altro cane gli estremi della sua assicurazione: solo in questo modo infatti si potrà dare lo scarico ed essere risarciti dei danni e delle spese veterinarie sostenute.

Se la persona non ha assicurato il proprio aninale domestico allora sarà necessario farsi rilasciare i dati al fine di formalizzare una denuncia querela presso le autorità giudiziarie, per far valere in giudizio le proprie ragioni. Ricordate che oltre alle spese vive, veterinarie e di primo soccorso, l’animale domestico è produttivo altresì di danni morali. Infatti ai sensi dell’art. 185 del codice penale L’atto illecito che determina la malattia o la morte di un animale di compagnia è fatto produttivo di danni morali nei confronti di chi lo accudiva e ne aveva cura, in ragione del coinvolgimento in termini affettivi che la relazione tra l’uomo e l’animale domestico comporta, dell’efficacia di completamento e arricchimento della personalità dell’uomo e quindi dei sentimenti di privazione e di sofferenza psichica indotti dal comportamento illecito.

In giudizio si potrà far valere l’articolo 2052 del codice civile che sancisce la responsabilità del proprietario per il danno causato dal suo animale: tale responsanbilità è invocabile sia nel caso di animale smarrito che di animale custodito. Si potrà scagionare unicamente invocando il c.d. caso fortuito, la cui dimostrazione è lasciata interamente a carico del proprietaio del cane aggressore.

Foto tratta da http://www.flickr.com

2 commenti su “Aggressione tra cani nel parco pubblico: come comportarsi parte I”

  1. “…al fine di formalizzare una denuncia querela presso le autorità giudiziarie, per far valere in giudizio le proprie ragioni.”
    se un cane uccide un altro cane non è assolutamente reato, poniamoci la domanda: chi sarebbe l’autore del reato, il cane? impossibile, e non può certo essere il padrone, semmai risponderà in sede civile ma mai penalmente

    Rispondi

Lascia un commento