In Nuova Zelanda sono giorni tristi perché si dice addio ad un eroe nazionale, la pecora Shrek, avviata ad una morte dolce su consiglio del medico veterinario perché irrimediabilmente malata. In una Nazione che conta poco più di 4 milioni di abitanti e circa 12 milioni di pecore potrebbe sembrare normale avere un tal simbolo, ma Shrek, una merino di quasi 17 anni è diventata famosa per la sua vita avventurosa e ribelle. Pensate che quando aveva all’incirca 10 anni, stanca della tosatura annuale è scappata dal suo gregge. Il suo padrone John Perriam l’ha cercata a lungo per poi rinunciare.
Rintracciata dopo più di 6 anni, il 15 aprile del 2004 è stata catturata: viveva da eremita in alcune grotte della South Island. Inizialmente, non si capiva di che animale si trattasse: il suo manto si era accresciuto incredibilmente, permettendole di superare i freddi inverni della zona. E’ bastato poco che diventasse una leggenda. Purtroppo, anche grazie alla tosatura in diretta televisiva che ha dovuto subire un paio di settimane dopo la sua cattura: 27 chili di lana merino con dei ciuffi lunghi fino a 38 centimetri. Solitamente le pecore merinos vengono rasate ogni anno ed in media è possibile raccogliere solo 4,5 chili di lana! Pensate però che umiliazione per la pecora che amava la solitudine e non voleva si toccasse il suo vello: tosata e per di più davanti a milioni di persone. Poco sarà importato del fatto che il “trattamento” sia stato effettuato da un campione mondiale, che era necessario per salvaguardare la sua salute o che il ricavato della lana sia andato in beneficienza per un’associazione che si occupava di bambini malati.
Certo è che l’ascesa mediatica e nei cuori dei neozelandesi è stata un tutt’uno. Addirittura, subito dopo la spiacevole tosatura Shrek è stata ricevuta in visita ufficiale dall’allora presidente del Consiglio della Nuova Zelanda Helen Clark, nella stessa giornata in cui la medesima incontrava il neo eletto presidente del Cile Ricardo Lagos. Con la pecora Shrek protagonista sono stati scritti ben tre libri e realizzati cartoon, in più è stata testimonial per numerose campagne di beneficienza, volando da una parte all’altra del Paese per farsi accarezzare dai bambini. Insomma una star. Le sue ceneri, dopo una cerimonia solenne, saranno sparse sulle vette del monte Cook, il più alto della Nuova Zelanda.