Addestrare un amico a quattro zampe non è mai semplice: occorre avere pazienza e non pesare di poter insegnare a Fido ogni cosa in breve tempo. Vi sono diversi dibattiti su quale sia il metodo migliore per addestrare il cane, se preferire una tecnica così detta impositiva oppure procedere in maniera più flessibile. Ecco, ora uno studio rivela che i cani addestrati in maniera inflessibile, sono ben quindici volte più stressati rispetto agli altri.
Tra i metodi più utilizzati di addestramento vi sono il rinforzo negativo e il rinforzo positivo, che si basano sull’aggiungere o togliere qualcosa all’animale: analizziamoli insieme.
Il rinforzo negativo
Il metodo di addestramento basato sul rinforzo negativo prevede che, nel caso in cui il cane non esegua correttamente ciò che gli viene chiesto, riceverà uno stimolo spiacevole, fino a quando il comportamento corretto non verrà eseguito. A questa tecnica di base si può aggiungere una punizione positiva, come parlare con un tono di voce più alto o intervenire sull’animale in maniera fisica, come ad esempio attraverso uno strattone, che lui assocerà al comportamento che non deve più tenere.
Il rinforzo positivo
Con questa tecnica il cane viene premiato ogni volta in cui si comporta correttamente o esegue le nostre richieste, in aniera semplice, attraverso dei bocconcini o con una carezza, o altro ancora. In questo caso è possibile adottare una punizione negativa, ovvero togliendo qualcosa di piacevole al cane in modo tale che capisca che non deve più comportarsi in un determinato modo. Ad esempio una punizione negativa può essere quella di togliere un giocattolo cui l’amico pelosino è legato.
Uno studio tuttavia dimostra come gli animali educati con il metodo del rinforzo negativo hanno manifestato alcuni segnali di stress quali sbadigliare, mantenere una postura abbassata, emettere tremori e lamenti. Tutti segnali di stress che invece i cani addestrati con un metodo più gentile, come il rinforzo positivo, non manifestavano. Meglio scegliere un metodo educativo che tenga conto delle esigenze dell’amico a quattro zampe e non gli causi stress durante le fasi dell’addestramento, sia per rispettare Fido, sia per ottenere maggiori risultati.
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