Il clicker training è un metodo di addestramento per cani, molto in uso, ma non da tutti amato. Questo si basa sul principio della modifica comportamentale dell’animale domestico grazie all’insegnamento di comandi per il quale il cane riceverà prontamente una ricompensa preceduta dal suono del clicker (un piccolo strumento). Le obiezioni e le perplessità riguardo a tale metodica sono numerose, ma a detta di esperti addestratori, sicuramente superabili se si approccia al clicker training con l’ausilio di un professionista. Ma vediamole insieme nel dettaglio.
Alcuni critici del clicker training ad esempio sostengono che il cane rischia di non eseguire più comandi di alcun tipo se non seguiti dal suono dello strumento (ponte verso la ricompensa). In realtà il clicker (rispondono i fautori) serve solo ad insegnare un comportamento corretto in fase di allenamento, non per utilizzarlo poi sempre. Il suono ed il conseguente premio sono preceduti da un comando vocale e solo quello l’animale riconoscerà ad addestramento avvenuto. Non appena si raggiunge questa fase, il clicker viene abbandonato.
E se il cane in un luogo pubblico incontra altri addestratori con il medesimo strumento? C’è chi ritiene che potrebbe entrare in confusione, ma il nostro amico a quattro zampe è piuttosto furbo: riconosce solo chi lo premia e quindi non avrà dubbi a comprendere che l’unico comando da seguire è quello del suo solito conduttore.
C’è poi il problema forse più concreto: a forza di premiare il cane durante l’allenamento con biscottini vari, (il cibo è il rinforzo più usato e gradito) l’animale potrebbe ingrassare troppo. Vero. Ma la soluzione pare ci sia: utilizzare una parte del pasto quotidiano ad esempio e porzioni adeguate, non troppo grandi (per un Labrador Retriever lo stuzzichino premio dovrebbe essere grande all’incirca come un pisello). Ma esistono anche altri rinforzi, come i giocattoli: è importante prima di iniziare un percorso di addestramento capire cosa stimola di più il cane ed usare quello. E’ fondamentale inoltre in una seconda fase dell’allenamento, alternare tutti i tipi di rinforzi, affinché il cane, non ne riconosca uno solo, soprattutto se questo è del cibo! Si rischia effettivamente di innescare un meccanismo di ricatto involontario: obbedienza solo in cambio di snack.
Un altro punto a sfavore del clicker è quello della difficoltà concreta di addestramento in ambienti rumorosi: è sempre meglio comunque partire nell’allenamento in luoghi silenziosi o che offrono poche distrazioni, per poi, magari raggiungere con gradualità situazioni più complesse.
E voi cosa ne pensate? Favorevoli o contrari? Partecipate al nostro sondaggio.
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Leggete di seguito per approfondire il tema:
Video, come addestrare un cane con il clicker training
Addestrare gli animali domestici con il cliker training
Foto: Thinkctock