L’acne canina è una malattia benigna auto-limitante, ovvero in grado di andare incontro a risoluzione spontanea, senza che siano solitamente necessari farmaci. Si manifesta con la comparsa di papule e punti neri (comedoni) che ricoprono il mento e le labbra, soprattutto nei cani giovani. Più a rischio sono i boxer, i bulldog ed i rottweiler.
La condizione si manifesta al momento della pubertà, intorno ai 5-8 mesi di età. La maggior parte dei cani guarisce gradualmente con il tempo e non mostra più segni di acne intorno ad un anno.
L’esatta patogenesi non è stata ancora stabilita. Si ipotizza che abbiano un ruolo nell’insorgenza della malattia i geni, gli ormoni, ed eventuali traumi subiti.
Sintomi.
- Comparsa di papule e punti neri (comedoni) sul mento e sulle labbra di cani giovani. Il rischio è che queste escrescenze si infettino, con conseguente formazione di pus.
- Quando le papule si infettano, si manifesta anche prurito e il cane può iniziare a strofinare il viso contro tappetti e mobili.
Diagnosi.
Una diagnosi clinica dell’acne viene effettuata solitamente tenendo conto della razza di appartenza del cane, dell’età e dell’aspetto di comedoni e papule.
Ci sono altre malattie che possono sembrare simili all’acne che devono essere escluse:
- La demodicosi. Si tratta di un tipo non contagioso di rogna. Il veterinario può stabilirne la presenza con un raschiamento effettuato sul mento e l’analisi del tessuto prelevato al microscopio ottico.
- Tigna (dermatofitosi). Questa malattia può anche iniziare con lesioni simili all’acne, quindi un’esame che prevede la cultura fungina può essere necessario. I risultati sono disponibili solitamente in 10-14 giorni.
Trattamento.
Il trattamento dell’acne prevede farmaci ad uso topico. Alcuni gel sono simili a quelli che noi umani usiamo per l’acne, come il perossido di benzoile. E’ importante utilizzare solo i prodotti consigliati dal veterinario, perchè la pelle del cane è più sottile e più sensibile di quella umana. Mediamente i prodotti contro l’acne ad uso umano contengono il 10 per cento di perossido di benzoile, mentre la concentrazione massima che potrebbe essere utilizzata su un cane è del 5 per cento.
Alcuni trattamenti prescritti dal veterinario potrebbero includere:
- Lavaggi con prodotti (shampoo) a base di perossido di benzoile due volte a settimana.
- Alcuni cani possono beneficiare di antibiotici topici come mupirocina per limitare l’infezione secondaria. Questi prodotti dovrebbero essere utilizzati due volte al giorno e massaggiati delicatamente sulla superficie fino a completo assorbimento.
- Steroidi topici possono essere utilizzati per diminuire il gonfiore e l’infiammazione della zona. Quando si applicano è bene usare dei guanti.
- Nei casi gravi sarà necessario somministrare pillole una volta o due volte al giorno per un periodo prolungato di tempo.
- Nei casi cronici, infine, può rivelarsi necessaria una terapia antibiotica che prevede l’uso di Cephalexin per 6-8 settimane.
[Fonte: Petplace.com]
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