Ad ognuno il suo acaro! Eh già perché di questi microscopici parassiti ne esistono di tanti tipi: sono molti quelli che possono annidarsi nell’orecchio del gatto, ma i più comuni sono certamente gli Otodectes cynotis, dotati di ben 8 zampette e golosi delle secrezioni del canale uditivo dei felini. Il loro ciclo vitale è di circa tre settimane nel corso delle quali crescono (fino a diventare di una dimensione appena visibile ad occhio nudo) e si riproducono. Provocano infiammazione ed irritazione che può trasformarsi in infezione anche grave. Ma vediamo più nel dettaglio le cause, i sintomi e le possibilità di cura.
Cause
Sono altamente contagiosi gli acari dell’orecchio e la causa principale è il contatto diretto da parte di un animale infetto. Possono essere contagiati tutti i gatti, ma sono particolarmente comuni nei cuccioli e in quelli che vivono e gironzolano all’aperto. Attenzione ai sintomi, quindi se si ha più di un micio domestico, perché da uno potrebbero trasmettersi a tutti.
L’uomo rischia di essere contagiato dagli acari dell’orecchio del gatto?
No, gli umani sono sostanzialmente immuni da questi parassiti tipici dei gatti che amano l’orecchio.
Sintomi: come riconoscere se il gatto ha gli acari nell’orecchio?
E’ possibile notare che il micio scuote ripetutamente la testa, si gratta e si sfrega le orecchie, si fanno delle crosticine, comincia a perdere peli nella zona, sviluppando una sorta di dermatite, le secrezioni del canale uditivo si fanno marroni scure, nere, emanano cattivo odore; subentra infiammazione, infezione ostruzione del canale uditivo (i detriti assumono forma e colore dei chicchi di caffè).
E’ importante intervenire precocemente perché questi acadi dell’orecchio possono portare a complicanze quali, infezioni della pelle e sanguinamento da sfregamento, non solo per i graffi, ma anche per la rottura di vasi sanguigni all’interno del canale uditivo. In questi casi si parla di ematoma fonetico: non è comune, ma è serio e per correggerlo può essere necessario sottoporre il gatto ad un intervento chirurgico.
Acari orecchio del gatto, quale cura?
In caso di sintomi sospetti è importante portare il gatto dal veterinario per avere una diagnosi precisa ed avviare la cura del caso. Per farlo questi preleverà anche un campione di cerume dall’orecchio da visionare al microscopio: vanno escluse infezioni batteriche che presentano una medesima sintomatologia! La cura nei due casi è diversa. Quale quella per gli acari? Esistono diversi farmaci e prodotti da applicare direttamente sulla pelle e/o nell’orecchio infetti, che il veterinario potrà prescrivere; se c’è un accumulo di detriti sarà necessaria anche una delicata pulizia del padiglione e canale auricolare: in alcuni casi può essere necessario che la faccia il veterinario stesso. Alla prescrizione anti-acari possono essere abbinate gocce auricolari medicate o un antibiotico se c’è una sovrinfezione batterica. Importante sarà anche lavare accuratamente la biancheria del gatto e gli oggetti con cui è maggiormente a contatto. Anche se i sintomi migliorano è sempre opportuno portare a termine tutto il ciclo terapeutico, per essere sicuri della totale eradicazione del problema.
La pulizia routinaria delle orecchie del gatto, seppur non eviterà il contagio, permetterà di individuare il problema precocemente.
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Fonte: Aspca
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