Una storia a lieto fine per tutti coloro che amano gli animali e combattono gli abbandoni: finalmente una persona è stata incastrata dopo aver abbandonato a loro stessi dieci cuccioli di cane. L’operazione è stata condotta dalle forze dell’ordine di Prato: a dicembre infatti erano stati ritrovati questi dieci dolci batuffolini di pelo, abbandonati in un bosco di Vaiano, nella provincia Toscana da una persona ignota, che si voleva sbarazzare di loro nella maniera più ignobile e codarda. I cani son stati presi in cura dalle autorità e si è sparsa la voce del loro ritrovamento: grazie ad una segnalazione gli inquirenti hanno potuto risolvere il mistero su chi avesse abbandonato quei cani.Infatti la segnalazione diceva che pochi giorni prima dell’abbandono era stato pubblicato un annuncio su un giornale locale nel quale si regalavano appunto dieci cuccioli nati da poco. Fare due più due è stato semplice: gli inquirenti si sono recati nell’abitazione da cui proveniva l’annuncio ed hanno chiesto di poter esaminare i due cani, un maschio ed una femmina, che detenevano regolarmente.
Grazie al test del DNA è stato possibile risalire all’identità genetica dei cani, coincidente con quella dei due genitori a quattro zampe: i risultati hanno confermato che i due cani erano i genitori dei cuccioli abbandonati, così i rispettivi proprietari quarantenni sono stati incastrati e denunciati per abbandono e maltrattamento di animali. Una storia piuttosto singolare che si è potuta concludere felicemente senza dubbio grazie ad un pizzico di fortuna: senza l’annuncio e senza la segnalazione pervenuta tempestivamente forse quei cuccioli non avrebbero mai avuto la giustizia che meritano.
Ricordiamo che il maltrattamento di animali è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro, mentre chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattivita’ e’ punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.