Cosa è la puppy blues? Tradotto in italiano potrebbe essere definita “malinconia da cuccioli“. Scopriamo insieme di cosa si tratta nello specifico e come affrontarla.
Cosa si nasconde sotto il nome puppy blues
Sotto il nome di puppy blues è riconosciuto quello stato di tensione emotiva persistente composta da stanchezza, frustrazione e ansia vissuta nelle prime settimane di convivenza con un cucciolo di cane. E può colpire, secondo uno studio recentemente condotto, i nuovi padroni di questi piccoli animali.
Non è un caso che chiunque dia in adozione un cane cerchi di dar vita a una adozione consapevole da parte dell’adottante. Le buone intenzioni quando si decide di far entrare un cucciolo in casa sono molte. Ma spesso non si ha una vera idea di quello che aspetta dal punto di vista fisico e mentale.
Discorso valido tra l’altro, soprattutto nelle adozioni, per quel che concerne anche cani abbandonati o vittime di particolari situazioni. Tornando alla puppy blues, gli scienziati dell’Università di Helsinki e il Folkhälsan Research Center hanno cercato di spiegarcelo con uno studio. Arrivando a mostrare come sia molto simile alla baby blues umana.
E proprio come accade quando è un bambino a entrare nella quotidianità di un essere umano sono molti i dubbi che si instaurano nella mente degli adottanti. L’ansia e la frustrazione fanno dubitare la persona di essere in grado di prendersi cura del cucciolo, rendendo più difficile la creazione di un legame.
Queste sensazioni negative legate al puppy blues spariscono pian piano con il tempo. Ovviamente la differenza sostanziale con il corrispettivo umano è il rischio di trasformazione in depressione post partum. Detto ciò è importante capire come gestire l’arrivo di un cucciolo in casa in modo tale da non cadere in questo stato di ansia.
Prepararci adeguatamente a cosa ci aspetta
Dobbiamo prima di tutti, quindi, prepararci dal punto di vista materiale con ciò di cui il cane ha bisogno, ma anche dal punto di vista mentale. Di solito è proprio questo punto a essere carente in chi decide di adottare. E la ragione sta nel fatto che si sottovaluta molto l’impegno che l’arrivo di una creatura canina sottintende.
E quindi si sviluppa l’ansia perché non ci si sente all’altezza della scelta presa. Con tutti i timori del caso legati al non essere potenzialmente capaci di dare al cucciolo di cane ciò di cui ha bisogno. Mentre la frustrazione sale quando si percepisce il divario tra la realtà e le aspettative che si avevano. E quindi il trovarsi davanti a maggiori difficoltà davanti ai comportamenti del cucciolo.
Vi è poi la stanchezza, prosciugante dal non essere capaci di gestire al meglio la cura del cane e l’impatto con la vita di tutti i giorni. Non di rado l’adottante mette in dubbio in questi momenti la scelta presa. Fortunatamente sono anche rari i casi in cui la puppy blues vince sull’affetto che si prova per il cane.
Come risolvere? Con un adozione consapevole. Valutando i pro e i contro insieme ai volontari e verificare per età e razza quale sia l’animale più adatto a essere adottato.