Il problema ratti non è stato minimamente risolto a Parigi. Ragione per la quale l’amministrazione ha deciso di imparare a conviverci senza pericoli, piuttosto che combatterli senza ottenere risultati.
I ratti e Parigi, problema di lunga data
Per quanto si possono amare gli animali quella dei ratti e Parigi è una situazione da considerare quasi apocalittica, dato che si calcola che vi siano almeno il doppio di ratti rispetto agli abitanti nella capitale francese.
Sei anni di derattizzazione non hanno portato a nulla, anzi: la popolazione murina di Parigi è aumentata. E questo nonostante pattumiere a prova di roditore, trappole e tutte le multe eseguite nei confronti di chi lasciava rifiuti in giro.
Certo, pensare a un’eventuale convivenza proattiva tra ratti e umani stupisce tanto quanto l’impossibilità di combatterli in questi anni. Come creare una migliore convivenza tra le parti? Al momento il Comune di Parigi ha annunciato una formazione di un comitato incaricato di trovare le strategie necessarie a una migliore convivenza. Che tenga conto delle esigenze di tutti, ambientalisti compresi.
È stato sottolineato come non vi siano problemi per la salute pubblica dato che gli unici che rischiano di essere morsi sono i netturbini adeguatamente vaccinati contro la leptospirosi.
Insomma, Parigi si allea con gli ambientalisti per trovare una soluzione che renda possibile contenere la presenza dei roditori senza che ne soffrono gli animali stessi. Il dito viene puntato su una raccolta dei rifiuti non sufficiente e priva di miglioramenti nel tempo.
Ma al contempo si sostiene che sia arrivato il momento di educare i parigini alla pulizia senza demonizzare questi animali. I ricercatori della Sorbona hanno proposto insieme al Museo di Storia naturale parigino di evitare addirittura l’uso del termine ratto.
Metodi non brutali di derattizzazione
Dobbiamo sottolineare che le associazioni ambientaliste parigine non sono completamente contro l’intenzione del Comune di Parigi di diminuire il numero dei ratti presenti in città. La loro richiesta è che vengano utilizzati dei metodi non brutali. Come? Puntando sulla contraccezione per quel che concerne gli animali e una gestione dei rifiuti migliori rispetto a quella attuale. Ovviamente in alternativa alle trappole utilizzate al momento che uccidono i topi in maniera brutale.
Quando si parla di animali come ratti e non si intendono quelli di loro che vengono addomesticati e che vivono all’interno delle case, il rischio è sempre quello di agire troppo o troppo poco.
Parigi ha un problema di gestione dei ratti come quello di Roma. E la maggior parte dei problemi è legata a una incorretta gestione dei rifiuti. Non solo per quel che concerne la raccolta e lo smaltimento, ma anche a monte per come questi elementi vengono trattati dalla cittadinanza.
È per tale ragione che bisognerebbe inculcare una coscienza ecologica prima di tutto nei cittadini.