Qual è la caratteristica peculiare dei canguri? Quella di saltare anche se in un futuro prossimo questo potrebbe non accadere più. Lo rivela un nuovissimo studio pubblicato da qualche settimana sul Zoological Journal of the Linnean Society portato avanti da un gruppo di paleontologi australiani della Flinders University di Adelaide e della Murdoch University di Perth. Gli esperti non hanno fatto altro che prendere in osservazione i fossili di 35 specie differenti di questo marsupiale e di fare un confronto con le generazioni più moderne. Il modo di muoversi si è modificato parecchio ed, infatti, il salto adesso non è in alto ma in lungo e, addirittura, per procacciarsi del cibo è più semplice “camminare”, motivo per il quale le abitudini dell’animale stanno cambiando. La causa di tutto questo sarebbe legata al riscaldamento globale.
Ancora una volta, perciò, i cambiamenti climatici creano modifiche sensibili e non sempre positive al regno animale e vegetale e, purtroppo, non sono sempre prevedibili o risistemabili nel tempo. Le temperature stanno diventando, via via, più calde e di conseguenze il clima è molto arido, la vegetazione rada e le foreste sono troppo poche per far fronte a problemi così grandi. Ovviamente l’elenco nono finisce qui e si potrebbe continuare a lungo anche perchè l’uomo non sta facendo tutto ciò che dovrebbe per tentare di riportare la situazione se non alla normalità, almeno entro parametri accettabili.
I marsupiali, quindi, farebbero parte delle creature viventi che continuano a vivere disagi sempre maggiori e sono costretti a compiere spostamenti notevoli in avanti e non più in alto. La struttura ossea, quindi, subisce modifiche importanti, cominciando dalla forma dei piedi che sono più piccoli. Lo stesso vale per la dentatura, l’altezza e il peso che sono stati osservati nel corso dell’evoluzione di 30 milioni di anni. In questo senso, il canguro e il wallaby sono tra i più precisi “controllori” delle modifiche che sono avvenute nel pianeta a livello climatico.
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