Depressione nei pappagalli: come rendersi conto se i nostri amici stanno effettivamente bene? Impariamo a riconoscerne i sintomi, verificarne le cause e mettere in atto la terapia giusta per una loro corretta guarigione.
Cause della depressione nei pappagalli
Come accade per i cani ed i gatti, anche gli uccelli risentono molto dello stress e in modo più acuto rispetto agli altri animali: soprattutto nei pappagalli la depressione è una patologia reale dall’incidenza molto elevata. Il problema consta nel fatto che spesso per ignoranza, i padroni di questi esemplari non se ne rendano conto.
Quel che è importante comprendere è che nei pappagalli anche il minimo cambiamento può generale ansia e la non conoscenza da parte degli esseri umani che li possiedono non gioca affatto a favore della loro salute. Tra le altre cose, la depressione dei pappagalli può essere causata da molte cose ma non sono poi disponibili molti approcci per la sua cura.
Quali sono quindi le cause principali che portano alla depressione i pappagalli? La prima causa è senza dubbio l’ansia da separazione: essa dipende dal fatto che sono in grado di affezionarsi moltissimo alle persone attorno a loro ed agli altri pappagalli. Ecco quindi che se il compagno muore o il padrone li abbandona si lasciano andare completamente, smettendo anche di mangiare.
Spaventi di diversa tipologia possono farli star male. Altre cause di depressione possono essere gabbie troppo stette o ambienti troppo freddi e repentini cambi di ambienti: i pappagalli risentono molto dei cambiamenti.
Sintomi e terapia della depressione nei pappagalli
I sintomi della depressione nei pappagalli sono diversi e cambiano a seconda della gravità della situazione. Se un esemplare inizia a battere le ali per attirare la nostra attenzione, bisogna chiedersi se tutto va bene e voglia interagire per “giocare” o se ricerchi attenzione perché ne ha bisogno a livello psicologico.
Bisogna iniziare a sospettare una depressione se vi sono comportamenti inusuali e ripetuti e se il pappagallo sembri avere meno appetito: se non si farà qualcosa l’esemplare potrebbe decidere di intraprendere un digiuno forzato che potrebbe portare l’animale ad ammalarsi e morire.
Il sintomo più eclatante? L’autodeplumazione: in caso dovesse iniziare a strapparsi le piume da solo, non si deve indugiare e portare il proprio pappagallo dal veterinario. Non bisogna ignorare i segnali: questi animali posseggono un’intelligenza simile a quella di un bambino piccolo.
Come curare la depressione nei pappagalli? Prima di tutto bisogna eseguire una sorta di “prevenzione” creando un ambiente a lui favorevole e non facendogli mai mancare amore e comunicazione. Ci si può inoltre rivolgere al veterinario che sarà in grado di valutare la situazione offrendo terapie adeguate tra le quali la prescrizione di calmanti.
Infine, il miglior modo per prevenire e per curare la depressione nei pappagalli, è attraverso l’amore e la comunicazione.