Ancora pochi giorni a disposizione per mettersi in regola con le nuove norme varate dall’Unione Europea nel decreto 230 del 2017: entro e non oltre il 31 agosto 2019 è infatti necessario denunciare il possesso di compagnia inseriti nell’elenco delle specie esotiche invasive.
L’obbligo riguarda gli allevatori di oltre specie tra cui figurano anche lo scoiattolo grigio nordamericano, alcune specie di gamberi, la rana toro e anche testuggine palustre americana Trachemys scripta estremamente diffusa anche in Italia come animale da compagnia.
Obbligo di denuncia di possesso
La denuncia di possesso deve essere necessariamente effettuata entro e non oltre il 31 agosto 2019 ed è difficile potrebbero arrivare altre proroghe in merito.
Tra l’altro l’elenco potrebbe anche diventare più lungo di quando non sia già in seguito alle elaborazione da parte del Ministero dell’Ambiente.
Gli animali che appartengono alle specie esotiche invasive sono molti e si tratta di animali o piante originarie di altre regioni geografiche che però insediandosi qui in Italia potrebbero alterare lo stato degli habitat e degli ecosistemi naturali causando anche “danni economici ad attività produttive quali l’agricoltura e lo sfruttamento di risorse silvo-pastorali” come ha sottolineato il Ministero in diverseoccasioni.
Wwf e Societas Herpetologica Italica (Shi) ricordano a tutti i cittadini di mettersi in regola anche per evitare le pesanti sanzioni previste dalla legge.
La mancata denuncia di possesso viene punita con sanzioni che vanno dai 150 e 20mila euro e per la violazione dei divieti di introduzione, detenzione, trasporto, utilizzo, scambio o cessione e riproduzione si va da 1.000 a 50mila euro.
Il reato del rilascio in ambiente
Grave non denunciare il possesso delle specie, ma ancora più grave effettuare il rilascio in ambiente, un reato che può essere punibile con arresto sino a tre anni e sanzioni tra 10 e 150mila euro.
Come effettuare la denuncia di possesso
Per effettuare la denuncia di possesso è sufficiente compilare il modulo messo a disposizione on line dal sito del Ministero dell’Ambiente (qui)
La denuncia di possesso deve avvenire inviando l’apposito modulo di denuncia (o di tutte le informazioni in esso contenute) tramite PEC (all’indirizzo: [email protected]), raccomandata con ricevuta di ritorno (all’indirizzo: Ministero dell’Ambiente, Direzione Protezione Natura, Divisione II, Via Cristoforo Colombo n. 44 – 00147 – Roma), oppure fax (al numero: 06-57223468). La ricevuta di PEC, fax o raccomandata accerterà l’avvenuta denuncia.
Alla denuncia di possesso deve essere allegata una copia del documento di identità.