Scatta l’allarme per la ciotola d’acqua per i cani che sempre più spesso viene lasciato fuori dai negozi nelle città: un gesto altruista da parte degli esercenti, non solo baristi, che consente in ogni momento di mettere a disposizione dei cani dell’acqua fresca soprattutto quando le alte temperature di questi giorni si fanno sentire.
Ma attenzione perché un gesto del genere, sebbene fatto con le migliori intenzioni, potrebbe rivelarsi invece pericoloso per la salute del vostro amico a quattro zampe date le serie conseguenze che potrebbero verificarsi. E che si stanno verificando.
La ciotola d’acqua per i cani nei bar e il rischio contagio
A far scattare l’allarme sulla reale utilità di lasciare una ciotola d’acqua per i cani fuori dai negozi è stato il veterinario milanese, Fabio Borganti.
Il medico mette in allarme i proprietari sul fatto che l’acqua nelle ciotole condivise non viene cambiata spesso e potrebbe avere conseguenze igieniche serie per i cani.
Con ‘sta moda demenziale di lasciare fuori dai negozi la ciotola piena d’acqua per i cani manco fossimo a Dubai, si diffonde la papillomatosi orale virale. È già il terzo che vedo in questi giorni. Non preoccupatevi, il vostro cane non muore di sete siamo a Milano non nel Sahara. Quando arriverà a casa berrà dalla sua ciotola acqua pulita, oppure portatevi dietro una bottiglietta per lui.
È il messaggio del veterinario lasciato via Facebook.
I rischi per la salute
Fra le malattie più comuni con la condivisione dell’acqua, c’è il papilloma orale nei cani.
Non si tratta di una malattia pericolosa, tuttavia è abbastanza fastidiosa e colpisce cuccioli e cani adulti. Viene causata dal papillomavirus canino (Copv). Si presenta con verruche, escrescenze bianco grigiastre all’interno della bocca e delle labbra del cane.
Per il contagio è sufficiente il contatto diretto fra i papillomi del cane ammalato e le mucose del cane sano.
Come riconoscere il papilloma orale nei cani
La malattia non è pericolosa, ma fastidiosa: si trasmette semplicemente, ma è difficile da diagnosticare perché l’incubazione va da 30 fino a 60 giorni. L’incubazione si dimostrerà più duratura nei cani con un buon sistema immunitario.
La cura è lunga perché è necessario attendere il naturale riassorbimento dei papillomi con applicazioni topiche come pomate, gocce o unguenti a base di sostanze che disgregando la cheratina permettono una facile eliminazione del papilloma. Solo nei casi più gravi sarà necessario intervenire chirurgicamente, ma nel frattempo sarà anche utile somministrare supporti nutrizionali al cane per aumentare la risposta immunitaria.