Eroico come il papà del pinguino imperatore o altruista come il papà del cavalluccio marino: in occasione della Festa del papà il WWF Italia racconta le modalità con cui alcuni dei papà delle diverse specie animali proteggono i loro piccoli.
Il papà dell’atoide, una scimmia sudamericana, trasporta e accudisce i cuccioli e la madre si limita ad allattarli.
Il nandù, un grosso uccello sudamericano, alleva quasi da solo i suoi pulcini. I maschi costruiscono il nido dove le femmine depositano le uova ed è il papà a covarle per circa sei settimane per accudire i piccoli nelle settimane successive alla loro nascita.
Nei branchi di lupi, durante i primi giorni di vita, il papà lupo porta le prede all’interno tana per la sua femmina per farla dedicare solo ed esclusivamente all’accoppiamento.
Ci sono poi tanti padri molo altruisti: il maschio dell’Abedus herberti, una specie della famiglia degli Belostomatid, dei grandi insetti acquatici, cura la gravidanza.
Al termine dell’accoppiamento, la femmina attacca le uova sul suo dorso con una colla naturale e nelle tre settimane successive l’insetto difende le uova dai pericoli esterni.
Eroico anche il papà del pinguino imperatore, che si riproduce in inverno sul ghiaccio aperto. Le femmine depongono un solo uovo, che abbandonano subito dopo: è il padre a mantenere al caldo le uova appena deposte e nel corso di questi due mesi i maschi non mangiano nulla e devono resistere agli eventi atmosferici dell’Antartide. Quando le madri tornano, sono i padri che vanno a cercare il cibo.
Anche il cavalluccio marino porta avanti una vera gravidanza: la femmina depone le uova all’interno di una speciale sacca incubatrice nel ventre del maschio e quando le uova si schiudono è il papà a espellere i giovani pesci con delle contrazioni addominali simili al parto femminile.