Uno stile di vita sano e alimentazione equilibrata: queste sono le soluzioni per la prevenzione della pancreatite nel cane. Generalmente la forma di pancreatite più frequente il cane è quella acuta, anche se le recidive sono altrettanto numerose. I sintomi che indicano la pancreatite sono vari, ma le alterazioni ematologiche non sono specifiche l’esame più attendibile resta l’esame istopatologico.
Dato che non è stata dimostrata una maggiore predisposizione di alcuni razze di cani verso questa patologia, È facile supporre che lo stile di vita degli animali, in particolar modo l’alimentazione rappresenti nodo cruciale per questa macchina rispetto ai fattori genetici. A livello statistico I casi di pancreatite si registrano soprattutto nelle femmine rispetto ai maschi, nei soggetti in età adulta senile in quelli sovrappeso o obesi.
La dieta viene considerata fra più importanti per lo sviluppo della pancreatite del cane ed è evidente di soggetti obesi si alimentino condite poco controllate se nella quantità sia nella composizione in lipidi e calorie.
I sintomi clinici più frequenti di una pancreatite in corso, fanno riferimento al vomito, alla disoressia, alla diarrea.
A livello fisico si riscontrano soprattutto dolore addominale, ittero, mucose congeste, addome teso.
Mi casi di pancreatite più gravi la glicemia tende ad aumentare: sono alterati i valori della bilirubina totale della creatinina degli enzimi più legati al pancreas, come amilasi e lipasi.
Anche la glicemia nei casi più gravi può risultare aumentata. Per curare la pancreatite, il cane deve rimanere sotto controllo in una clinica veterinaria: quando dimostra di stare meglio potrà essere nutrito con cibi poveri di grassi e proteine ricchi di fibre.
Potrebbero essere previste nei casi più gravi delle trasfusioni di sangue. Tornato a casa, dovrà seguire una dieta povera di grassi per tutta la vita per evitare qualsiasi altra complicazione.
PANCREATITE NEL CANE, LA DIAGNOSI
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