Un atlante speciale delle specie selvatiche che popolano 10 città italiane: questa l’iniziativa lanciata dal WWF in occasione del 4 ottobre, la festa di San Francesco, protettore degli animali, per far conoscere come gli animali selvatici abbiano preso una certa residenza ‘residenza’ cittadina dando vita a una sorta di giungla.
Le volpi arrivano quasi quotidianamente nelle città italiane all’alba o al crepuscolo per cercare cibo. Non mancano i gabbiani ormai del tutto abituati a vivere sui tetti dei nostri palazzi, ma ci sono anche scoiattoli, rondoni, pipistrelli, ricci fino al passero solitario.
Il falco pellegrino si può osservare nelle città storiche, come Roma e Bologna, mentre a Milano si trova un altro tipo di piccoli falco, il gheppio.
A Roma, oltre ai gabbiani, si trovano il granchio di acqua dolce nei canali sotterranei dei Mercati di Traiano e due tipi di pappagalli, il parrocchetto dal collare e il parrocchetto monaco.
Le città costiere come Palermo offrono la possibilità di poter ammirare delle specie di delfino particolari, il fenicottero, vive e si riproduce negli stagni di Cagliari insieme al raro pollo sultano.
MANOLO, IL CUCCIOLO DI CAPRIOLO DI FOLIGNO
Ma ci sono altri esemplari della fauna selvatica che vivono nei territori limitrofi delle grandi città come l’aquila reale, diffusa su Alpi e Appennini, ma che si può avvistare anche a Trento o l’orso bruno che è tornato a ripopolare il Trentino.
Stesso discorso per il lupo che frequenta abitualmente zone periurbane per seguire le sue prede naturali dal cinghiale al capriolo e avvistato in diverse città, come Bologna, Torino, Parma, Forlì, Lucca, Roma, ma anche Ascoli o Matera che ospita anche la presenza speciale del capovaccaio, una specie di avvoltoio venerata dagli Egizi e la rara cicogna nera.
photo credits | think stock