Sale a otto il numero dei cani avvelenati a Genova nel corso degli ultimi mesi: e in città scatta l’allarme anche se smascherare gli avvelenatori è estremamente difficile. In tutta la provincia si moltiplicano le segnalazioni anche su pagine Facebook per allertare i proprietari di cani.
Quasi certamente i responsabili sono diversi e non si tratta di un solo soggetto: dopo aver abbandonato spugne fritte o bocconi avvelenati spariscono e si muovono con circospezione.
Delle morti accertate per avvelenamento è stata anche informata la Procura, che sta seguendo la vicenda mentre la polizia giudiziaria sta indagando sui vari casi e sulle morti accertate per avvelenamento.
Per dare una svolta all’indagine sarebbe necessario che qualcuno vedesse una persona sistemare spugne fritte o cose simili riuscendo a prendere la targa del veicolo con cui questa si allontana o vedere se entra in un palazzo: in quel caso si devono chiamare le Guardie Zoofile o la polizia.
BOCCONI KILLER, COME COMPORTARSI
Gli agenti vanno anche chiamati se si vede qualcuno lanciare degli oggetti, tipo polpette o simili: il boccone sospetto va analizzato e va indicato il luogo da cui è stato lanciato.
Non si deve invece attirare l’attenzione: è necessario raccogliere qualche elemento utile per poter rintracciare il soggetto e poi chiedere l’intervento degli agenti. Se non si è visto nessuno abbondare i bocconi in strada, evitare di chiamare Guardie Zoofile o polizia: meglio rimuovere il boccone, buttandolo dentro un sacchetto della spazzatura chiuso e poi in un cassonetto. E se l’allarme a Genova è scattato di nuovo negli ultimi tempi, è anche vero che un comportamento più attento e più corretto da parte dei padroni dei cani non potrebbe che giovare a tutti controllando bene il cane, non solo dove annusa, ma anche dove sporca.
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