Può capitare che il cane mangi qualcosa di pericoloso in giardino o in strada: i bocconi killer, esca o boccone avvelenato, continuano a uccidere animali domestici e selvatici. L’ordinanza dovrebbe trasformarsi legge nel giro di 12 mesi includendo nella terminologia di bocconi killer tutti i preparati che contengano sostanza nocive o tossiche, ma anche i “preparati contenenti vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente” e vietando l’abbandono di ogni alimento preparato che “possa causare intossicazioni, lesioni o la morte del soggetto che lo ingerisce”.
Confermato il ruolo del veterinario che in caso di sospetto avvelenamento dovrà darne comunicazione al sindaco, al servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale e all’Istituto zooprofilattico competente. Il sindaco, dovrà avviare un’indagine segnalando nell’area di riferimento con l’apposita cartellonistica anche la sospetta presenza nell’area di esche e provvedendo ad avviare la modalità di bonifica del luogo interessato entro 48 ore dalla ricezione del referto dell’Istituto Zooprofilattico.
Ma come riconoscere e comportarsi nel caso di avvelenamento del cane?
Gli arti si irrigidiscono e il cane diventa incapace di mantenersi sulle zampe, comincia salivare molto o a respirare con difficoltà e può cadere in preda a crisi convulsive, con vomito e diarrea.
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Questi sono i sintomi che si presentano da 30 minuti a due circa dopo l’assunzione dei più comuni veleni per cani, come la stricnina, il metaldeide, i diserbanti e i veleni contro i topi. Si tratta di veleni che agiscono molto velocemente e che possono essere letali nel caso in cui non siano diagnosticati velocemente.
Nel caso in cui siano stati usati veleni emorragipari, la loro azione sarà più lenta per manifestarsi anche qualche giorno l’ingestione con emorragie interne che possono provocare al cane pallore delle mucose, respirazione difficoltosa e un forse stato di stanchezza.
Possono anche presentarsi emorragie nasali, ma non vomito. Vomito e diarrea anche emorragica possono invece comparire nel caso in cui si tratti di veleni che danneggino il sistema gastro-intestinale. Se notate sintomi del genere sospettando un avvelenamento, dovrete portare immediatamente il cane dal veterinario allertando in alternativa la Guardia Medica Veterinaria.
Nell’attesa del veterinario (se dovesse recarsi in visita a domicilio) potreste cercare di vomitare il cane anche attraverso l’acqua salata, ma mai il latte. Cercate sempre di mantenere il vostro cane tranquillo e di non agitarlo evitando stimoli sonori o visivi che possano agitarlo fino a scatenare crisi convulsive.
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