Non è la prima volta che scatta l’allarme su una possibile estinzione del genere umano e animale e, altrettante volte, per fortuna, tali dichiarazioni sono stata ampiamente confutate. Questa volta però a parlare è uno dei massimi esperti nello studio delle specie e le sue parole risuonano come un annuncio terribile, ma certamente non senza alcuna base scientifica. L’intervista al quotidiano “The Australian” del ricercatore Frank Fenner, è stata chiara e in un secolo, non di più, il genere umano sarebbe destinato a scomparire e così anche tutte le principali specie. Il primo pensiero è quello che tanto ancora c’è tempo e le generazioni saranno tutte cambiate, ma certo gli uomini avrebbero forse potuto porre rimedio quando ancora era possibile e pensare a coloro che ancora dovevano nascere e ancor di più alla fauna che sarà, eventualmente, costretta a subire una sorte, per la quale non ha alcuna colpa.
Frank Fenner, che oggi ha novantacinque anni, è stato uno scienziato molto importante nel secolo scorso, in quanto ha contribuito alla sconfitta di una malattia molto seria e pericolosa come il vaiolo e tutt’oggi, le sue affermazioni sono prese in grande considerazione da tutta la comunità scientifica e non solo. L’homo sapiens ha i giorni contati quindi e trascinerà con se, i “suoi amici” domestici.
“E’ una situazione irreversibile, – -ha ribadito – ed è troppo tardi per porvi rimedio“, lo dice un uomo che oggi è una massima autorità in tema di estinzioni. Mentre l’uomo sta distruggendo la Terra, gli amici a quattro zampe che fanno? Continuano ad essere totalmente devoti ai propri padroni, a mostrare affetto, a salvarli se sono in pericolo e ignorano di trovarsi di fronte ad un genere che sta portando via loro il futuro. Del resto, chissà, data l’estrema generosità che ogni pet ha dentro, magari se fosse a conoscenza del rischio di una estinzione di massa, chiuderebbe gli occhi e si lascerebbe lo stesso accarezzare dalla persona che lo sta allevando e che, in fondo, dimostra di volergli bene.