Cosa succede se il cane aggredisce chi fa jogging? Il Tribunale di Cagliari si è espresso in merito ed ha sentenziato che non vi è diritto al risarcimento del danno se l’evento avviene in una località lontana dal centro abitato, dato che non vi può essere una vigilanza continua da parte dell’ente che si occupa di controllare il fenomeno del randagismo.
Il ricorso era stato proposto da una donna, che aveva chiamato in giudizio il Comune e la competente ASL territoriale, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti per l’aggressione di un cane di grossa taglia, che l’aveva inseguita mentre faceva jogging, ovviamente privo di guinzaglio e museruola.
La donna aveva anche chiesto l’intervento del servizio veterinario per l’abbattimento dell’animale, che non aveva proprietario, ed era quindi randagio. La legge di riferimento indicata dal Tribunale nella sentenza è la legge statale n. 281 del 14 agosto 1991 (legge quadro in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo) e legge regionale sarda n. 21 del 18 maggio 1994. Si legge in sentenza:
Nel caso di specie se può ritenersi provato che l’attrice sia stata aggredita da un cane randagio, non risulta individuato un comportamento colposo ascrivibile all’ente pubblico, fonte della responsabilità risarcitoria invocata dalla appellante.
Dato che si trattava di una zona poca trafficata, lontana dal centro abitato, non si può presumere un controllo costante degli enti che si occupano di vigilare i cani randagi, nè pare possibile, secondo il Tribunale, contenere il fenomeno. Quindi cari lettori, se andate a fare jogging, non recatevi in zone troppo isolate!
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