La personalità di un gatto è strettamente legata ai tratti somatici: così un micio più muscoloso apparirà meno vivace e, al contrario, uno longilineo sarà scattante e discolo. La forma del corpo e del muso, ancora, sono fondamentali non soltanto per valutarne razza e bellezza, ma anche per tentare di prevedere quale sarà il carattere nel corso della sua vita. E’ vero anche, però, che la provenienza geografica può contribuire in questo senso e i cuccioli dotati di caratteristiche fisiche robuste, arrivano da climi freddi, come nel caso dei Persiani, con la testa grande ed il muso corto, oltre che una coda dal pelo molto folto. I gatti orientali, dove le temperature sono particolarmente alte, hanno zampe sottili e un peso irrisorio, una testa triangolare e orecchie e occhi obliqui. I felini che, invece, presentano segni intermedi, sono detti semistranieri e sono snelli e muscolosi.
Una curiosità, poi, riguarda gli occhi che come in molti bambini, all’inizio della vita sono, quasi sempre, azzurri per poi modificarsi con il passare dei mesi. In genere, però, nelle razze occidentali hanno una forma rotondeggiante, mentre in quelle straniere mostrano un taglio a mandorla. Stesso discorso per il mantello che un tempo era quasi esclusivamente tigrato, per favorire la mimetizzazione ed, invece, mutazioni si sono verificate pure a causa dei cambiamenti ambientali e di vita dei felini, che non presentano più tale necessità. Adesso non è affatto raro trovare esemplari con mantelli dal colore unico o sfumato.
La gradazione cromatica, dipende più che altro da un paio di componenti di melanina: la eumelanina e la feomelanina. la prima causa la creazione di un mantello sul nero e bruno e la seconda sul giallo. A seconda della percentuale dei due pigmenti su ogni singolo stelo, si avranno interessanti sfumature. E’ anche possibile, però, che presentino un unico colore.
foto di: fotomaniac
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