“Nell’Ottobre del 2014 ho dovuto far fare l’eutanasia al mio compagno gatto. E’ accaduto da molto, ma mi aspetto ancora di vederlo comparire da dietro l’angolo. Ho sempre amato i gatti, ma lui era speciale. Mi piaceva quando tornavo da un viaggio o anche solo dal lavoro e mia moglie mi diceva: “Grazie al cielo sei a casa!” . Io domandavo il perché e lei mi rispondeva scherzosamente che se il gatto non aveva le coccole del suo papà non era di buon umore.
Una volta perso lui avevamo ancora tre gatti abbadonati nel nostro cortile laterale. Ma sono freddi, troppo. Mia moglie comunque aveva detto “THIS IS IT! Niente più gatti.” Sul finire del 2015, in convalescenza da un intervento chirurgico e profondamente annoiato ho ricevuto una inaspettata telefonata di mia moglie che era fuori in visita da parenti.
Mi riferiva che c’era un piccolo gattino bianco e nero. Il proprietario voleva darlo via, così mia moglie ha chiamato e ha chiesto “Lo vuoi?”
Ho risposto:
“Sai che faccio? E’piuttosto giovane, giusto? Che tipo è?”
Senza perdere una frazione di secondo, la sua risposta è stata “E’un po’ Spitfire!”
Beh, ha portato il piccolo ragazzo a casa. Ha subito iniziato a socializzare con i suoi nuovi fratelli di circa 7 anni e…..
1) ci ha fatto fare molta più attività fisica del solito
2) Va molto d’accordo con mia moglie
3) mi ha amato da subito.
In realtà non mi servivano questi 3 buoni motivi per decidere: era già un residente permanente! L’Alaska è uno Stato bellissimo, e Ketchikan è una bella città. Così lo abbiamo chiamato in onore della città che mia moglie ama, Ketch! E’ un nome che gli si adatta perfettamente.
Mike Kimmel
St. Louis, MO”
Per The Animal rescue Site.com
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