Quella che si sono trovati innanzi agli occhi i volontari dell’organizzazione no profit Chain of Hope, era una scena straziante. Un cucciolo di cane di future grosse dimensioni, legato con un catena cortissima ad un blocco di calcestruzzo nel giardino, nonostante i suoi proprietari avessero cambiato abitazione. Unica cosa che riusciva a fare questo amico a quattro zampe? Abbaiare per chiedere aiuto. Il cucciolo sarebbe senza dubbio morto di stenti, ma leggete cosa successo.
I vicini di casa, di fronte al continuo lamentarsi del cane di nome Goldie, inizialmente non hanno preso provvedimenti, poi dopo aver visto le sue condizioni di salute davvero precarie, hanno deciso di chiamare l’associazione animalista, che è immediatamente intervenuta. Il cane era così magro che gli si vedevano le ossa, e chiedeva aiuto ai volontari, guardandoli con occhi disperati. Non solo non aveva cibo a disposizione, ma nemmeno una ciotola di acqua.
Il veterinario di Goldie purtroppo non ha riscontrato nessun segno di abuso quindi il cane è stato riportato ai suoi proprietari, con i quali è rimasto quattro mesi: mesi di abusi e di vessazioni, nuovamente legato alla catena, nuovamente privato del cibo. Fortunatamente sono intervenuti nuovamente i volontari che lo hanno portato via da quell’incubo, questa volta per sempre.
Oggi Goldie è pronto ad una nuova adozione, con una famiglia che sappia darle l’amore che merita. Ci vorrà un pochino di tempo per farla ristabilire, soprattutto dal punto di vista psicologico, ma è un cucciolo allegro e socievole.
Foto credit e Fonte Chain of Hope