Micio batte Fido: da solo non si dispera, ovvero quando l’amico a due zampe non c’è sta bene da solo perché è indipendente. L’abbiamo sempre saputo, l’abbiamo potuto constatare empiricamente, ora però non è più solo un luogo comune, ma c’è la prova scientifica: i gatti non soffrono la solitudine come i cani quando il loro proprietario è lontano da casa; non hanno quello struggente sentimento di attaccamento che fa contorcere i cani, e talvolta anche noi ‘umani’, negli affetti e nelle attese, perché non creano relazioni di dipendenza. Lo rivela uno studio dei ricercatori dell’università di Lincoln, Inghilterra che forse susciterà reazioni sdegnate tra i possessori di felini.
Micio batte Fido: da solo non si dispera: lo studio, viceversa, potrebbe rassicurare chi possiede un gatto e sta fuori tutto il giorno. Ormai, spiegano gli autori della ricerca, gli etologi Daniel Mills e Alice Potter, il Felis silvestris catus ha superato il cane come animale da compagnia più popolare in Europa. Facilità nella gestione, capacità di vivere in piccoli spazi e di stare da solo a lungo, spiegano il ‘sorpasso’ felino! Non mancano eccezioni: gatti che mostrano stress da abbandono. I ricercatori hanno condotto test su decine di gatti domestici appurando che a differenza di cani e bambini, non creano relazioni di dipendenza. Quindi se il padrone non c’è, non soffrono. “Questo non significa che non amino i loro padroni, ma che non considerano gli umani come una garanzia di sicurezza, una fonte di certezza”, sostiene il professor Mills. Ai gatti domestici è stato ‘somministrato’ un test simile a quello che la psicologa Mary Ainsworth fece ai bambini negli anni ’70, chiamato Ainsworth strange situation test, ovvero test della situazione strana: portati in una stanza con i loro genitori, all’improvviso si sono visti accanto estranei. Nel caso dei gatti, hanno appurato gli etologi, staccati dai proprietari e messi di fronte a sconosciuti, non hanno dato risposte di stress e attaccamento.
“I risultati non contraddicono che i gatti sviluppino preferenze sociali e rapporti stretti, ma dimostrano che questi rapporti non sembrano basati su un bisogno di sicurezza”.
Fonte journals.plos.org
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