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Pit bull, illegale in Venezuela dal 2015

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Anche il Venezuela, dopo Germania, Inghilterra e alcune contee degli Stati Uniti, proibisce l’allevamento e il possesso di Pit bull e dei loro incroci. La legge entrerà in vigore dal 1 gennaio 2015 e chi ne possiede uno dovrà tenerlo sempre in gabbia e se infrange la legge potrebbe essere costretto addirittura a farlo sopprimere…

Come ha dichiarato Luis Cardenas, fondatore dell’Ong Fundepits, per proteggere la razza dell’American Pit bull Terrier, si tratta di un fatto vergognoso perché nessun cane nasce cattivo, ma sono i proprietari a trasformarli in minacce per la comunità, a volte maltrattandoli o perfino addestrandoli al combattimento.

Fundepits e le altre 125 organizzazioni animaliste hanno presentato la settimana scorsa una richiesta formale per cambiare la legge, sostenendo che la soluzione al problema sia quella di istruire i proprietari dei cosiddetti “cani potenzialmente pericolosi” sul modo in cui devono trattarli e gestirli in pubblico.

Onestamente, trovo scandaloso proibire una razza, che sebbene sia dotata di una grande tempra, non è stata selezionata per attaccare le persone come molti erroneamente credono, anzi. La loro selezione era mirata proprio alla non aggressività verso gli umani. Il Pit Bull, spesso dipinto come un cane-mostro, è in realtà un animale capace di performance sportive e utilitaristiche davvero sorprendenti ed è perfetto come cane da pet therapy. Nonostante il suo aspetto da “bullo”, infatti, è molto tenero e affettuoso ed è affidabile con i bambini. Come ripeto spesso la razza ha ben poco a che fare con il comportamento aggressivo di un cane, sono i proprietari i primi responsabili degli attacchi dei cani.

Photo Credit| Thinkstock

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