Anche gli animali domestici, proprio come accade a noi umani, possono soffrire di particolari problemi digestivi magari causati dall’assunzione di cibo contenente del glutine. In particolare cani e gatti che manifestano vomito, diarrea, inappetenza, perdita di peso o problemi di pelle cronici possono trovare beneficio in una dieta che che non preveda il glutine, ovvero un complesso proteico presente in alcuni cereali come il frumento, segale, orzo, avena, farro, spelta, kamut. Insomma possiamo dire che il glutine è presente in quasi tutto quello che mangiamo!
In ogni caso, prima di intraprendere qualunque cambiamento nella dieta del vostro amico a quattro zampe, meglio chiedere consiglio al veterinario, per non alterare l’equilibrio delicato del pet. Da cosa nasce la difficoltà di assorbimento di questa proteina? Nel corso degli anni i nostri animali domstici si sono adattati ad una alimentazione che non rientra nel loro dna: in natura senza dubbio il glutine non rientrerebbe nell’alimentazione del cane o del gatto.
L’assunzione pertanto di troppi alimenti contenenti glutine (pensate solo a tutte le volte in cui date pane, pasta e biscotti al vostro pelosino), porta ad un’alterazione della parete intestinale: ovviamente non è così per tutti, dipende molto dalla sensibilità individuale dell’animale. La parete intestinale con l’assunzione di tale proteina ed il trascorrere del tempo, si assottiglia o si ispessisce, facendo entrare le particelle rilasciate dagli alimenti nel sistema circolatorio stimolando il sistema immunitario a produrre anticorpi, che attaccano sia queste particelle che le cellule dell’organismo. Con il tempo i villi intestinali del cane o del gatto si distruggono, fino all’atrofia nei casi più gravi.
Se non volete rinunciare a dare al vostro amico a quattro zampe pasta e pane, scegliete prodotti che contengano mais, miglio, riso, sorgo e grano saraceno, alimenti che in linea di massima sono considerati sicuri. In caso di cronicità invece occorrerà seguire una dieta completamente senza glutine.
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