Su Tutto Zampe avevamo già avuto modo di parlare dell’animalista ravennate Davide Battistini. L’anno scorso, infatti, aveva intrapreso lo sciopero della fame per spingere la Regione Emilia Romagna ad approvare una legge contro il maltrattamento dei cani. Il motivo che l’ha spinto a digiunare ancora per protestare contro i cani alla catena è la mancanza di un regolamento attuativo.
Senza di esso, infatti, la legge, che pure in vigore, è sostanzialmente inefficace. L’anno scorso grazie al digiuno, che si era protratto per ben 43 giorni, Davide aveva raccolto 13mila firme e ottenuto un regolamento a favore degli amici a 4 zampe, ma poi c’è stata la beffa. Sono state accampate, infatti, una serie di proroghe motivate dal fatto che fossero necessari alcuni articoli che rendessero operativa la legge. Gli articoli attuativi prevedevano recinti di 3 metri quadri quando quelli dei canili devono essere di almeno 9 metri quadri.
Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha chiesto all’uomo di sospendere la protesta e ha invitato i medici ad agire con la massima sollecitudine perché il digiuno non arrivi fino a conseguenze irreparabili. Ma Davide Battistini non ha alcuna intenzione di cedere e ha dichiarato:
Non smetterò di scioperare, mi lascerò morire, fino a quando la legge che impedisce l’utilizzo delle catene agli animali non verrà resa operativa.
La sua protesta non è affatto da sottovalutare, Davide Battistini da 30 anni è un animalista convinto e questa volta rischia davvero di rimetterci la pelle. Vedere un cane perennemente legato alla catena è straziante. A voi piacerebbe vivere in questo modo? Sono sicura di no e allora, perché per i cani dovrebbe andare bene?
Il presidente regionale Vasco Errani e l’assessore Carlo Lusenti hanno indicato nel 30 aprile la data ultima per l’emanazione del regolamento e chiedono a Battistini, come il sindaco Matteucci, di interrompere il digiuno.
Photo Credit| Thinkstock