Accesso animali al ristorante e nei bar, via il divieto

Importante novità per tutti coloro che hanno degli amici a quattro zampe: cade il tabù del divieto di accesso degli animali al ristorante! Da oggi infatti cani e animali domestici in generale potranno accedere in ristoranti, gelaterie ed altri pubblici esercizi, purchè siano detenuti dal proprietario con collare e museruola. La bella novità è stata presentata dalla Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, insieme al Ministero della salute,  che nel suo manuale sulle norme igienico sanitarie ha dato il via libera all’accesso degli animali in tutti gli esercizi che ne faranno richiesta.

Per individuare gli esercizi aderenti basterà verificare la presenza del cartello Quì Fido è il benvenuto che dovrà essere esposto all’esterno della struttura: una bellissima novità che permetterà a tutti coloro che hanno un cane di non doverlo più lasciare legato all’esterno mentre si fa colazione o si gusta un buon caffè. Fido insieme a noi al bar insomma! Il testo presentato a pagina 88 afferma che non ci sono motivi igienico sanitari per impedire ai cani di entrare nei pubblici esercizi, dunque i funzionari e gli addetti ai controlli delle Asl  non potranno più fare delle multe per la presenza degli animali, purchè siano regolarmente dotati di guinzagli e museruola. Commenta Lino Stoppani presidente di Fipe:

Le nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti sono una delle novità che interesseranno il
sistema dei pubblici esercizi italiani. Ovviamente il processo di accesso ed adeguamento deve rispettare da un lato gli standard di efficienza organizzativa e dall’altro i requisiti igienico-sanitari richiesti dalle leggi vigenti.

Questa nuova direttiva supera gli eventuali divieti presenti nei regolamenti comunali: presto dovranno essere rimossi gli odiosi e fastidiosi cartelli che indicavano Io non posso entrare. L’Italia si porta al passo con l’Europa, dove gli amici a quattro zampe sono bene accetti in moltissimi luoghi pubblici.

Fonte: Fipe

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