Vedere due cani convolare a nozze è alquanto bizzarro, bisogna ammetterlo, eppure… le forze dell’ordine della città di Kandy in Sri Lanka, dovevano pensarla diversamente… gli agenti, infatti, hanno organizzato un matrimonio in piena regola per 9 coppie di poliziotti a 4 zampe per favorire la procreazione e far risparmiare soldi pubblici, visto che ogni anno il dipartimento di polizia spende centinaia di migliaia di dollari per l’importazione di cani addestrati dall’Olanda.
I cani, vestiti a festa, con tanto di calzini, scialle e cappelli come prevede il rito buddista, sono saliti sulla piattaforma utilizzata solitamente per le cerimonie tradizionali e sono stati sposati da un funzionario locale. All’evento, inoltre, hanno preso parte numerosi spettatori, tra cui anche medici, veterinari e ufficiali. Le nozze organizzate dagli agenti di polizia hanno suscitato la dura reazione del Ministro della Cultura e dell’Arte cingalese, che non ha affatto gradito i festeggiamenti e ha criticato pubblicato l’operato della polizia, accusando gli agenti di aver minato i rituali del matrimonio. Immediate le scuse delle forze dell’ordine.
Questo, il fatto… e ora le considerazioni personali, perché come si fa non sorridere, almeno un po’? Qualcuno si è persino indignato e ha tuonato “No alle nozze fra animali”, e per fortuna! Ma dico io, c’era proprio bisogno di organizzare niente meno un matrimonio formale per far accoppiare 2 cani!? Forse, magari mi sbaglio, sarebbe bastato un normalissimo incontro al parco, voi che ne dite? Il portavoce dalla polizia locale, poveretto, ha chiarito che non era nelle intenzioni di chi ha organizzato la cerimonia “scalfire” l’eredità culturale della nazione, ma la precisazione non è valsa a ben poco visto che il Ministro ha chiesto persino un’indagine sull’accaduto. Cosa, per altro, ancora più folle…
Da alcuni in rete la maldestra iniziativa della polizia è stata addirittura bollata come un tentativo di rendere leciti i rapporti sessuali tra esseri umani e animali, cosa assolutamente fuori discussione, che ha tutta l’aria di essere un’interpretazione alquanto travisata dell’accaduto.
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