Il gatto arcua la schiena ed addrizza il pelo? E’ una delle modalità che il micio ha per comunicare un suo spavento: si mette cioè sulla difensiva con questa posizione del corpo, alla quale abbina anche orecchie abbassate all’indietro, coda dritta, naso arricciato e bocca spalancata con denti digrignati. Non di rado il micio soffia anche a chi si avvicina.
L’istinto di sopravvivenza, porta i gatti in caso di pericolo ad assumere questa postura inconsciamente come se volessero spaventare il nemico, dimostrandosi più grandi. La pilo erezione, cioè il pelo addrizzato è l’equivalente della nostra pelle d’oca che si manifesta proprio in caso di paura o di freddo. Interessante è invece l’allungamento vero e proprio che c’è nell’arcuare la schiena: la colonna vertebrale felina conta infatti circa 60 vertebre, il doppio delle nostre, che in tal caso vengono ben distese e mostrate (per lo stesso motivo tende a fare spesso stretching e riesce ad assumere le posizioni più buffe ed elastiche). Il linguaggio del corpo del gatto in questo caso può essere paragonato a quello di un serpente che, sulla difensiva e pronto all’attacco, si drizza e comincia a sibilare.
E proprio con un sibilo di serpente può essere confrontato il suono che il gatto emette quando soffia: la conferma arriva anche dagli etologi.
Un gatto può assumere questo atteggiamento improvvisamente, per uno spavento immediato, arcua la schiena e addrizza il pelo davanti ad un cane, ad altri gatti, ad estranei o bambini e soffia, fino a quando non si sente sicuro. Cosa fare? Raramente attacca, a patto che qualcuno non insista nel volerlo toccare o prendere. Fate in modo che si allontani, si metta in sicurezza, e si tranquillizzerà. Se questo atteggiamento si ripete in caso di uno stress, magari dovuto alla novità di un nuovo gatto in casa, basterà portare pazienza e fare in modo che i due gatti con gradualità socializzino.
Fonte: Petplace
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