Ennesimo episodio di maltrattamento e violenza nei confronti degli animali domestici: questa volta è accaduto a Bologna, dove un trentenne italiano è stato denunciato per maltrattamento di animali per aver detenuto tre cani chiusi nel furgone, che aveva lasciato parcheggiato sotto al sole bollente di questi giorni. Alcuni passanti hanno allertato le forze dell’ordine che, giunte sul posto si sono ritrovati innanzi una scena raccapricciante: due cani avevano legata al collo una catena che fuoriusciva dal finestrino dello sportello anteriore destro del veicolo. Un cane era morto a causa di un’asfissia da impiccagione, mentre l’altro respirava affannosamente e appariva in gravi condizioni.
I militari, aiutati dal Nucleo Guardie Zoofile, hanno liberato l’animale tranciando la catena che lo stava soffocando, liberando anche il terzo cane che non appariva in condizioni di salute critiche. Il proprietario del furgone, che poi è risultato essere anche il proprietario dei cani ed era noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti, si era allontanato per un lungo periodo di tempo, senza preoccuparsi di mettere in sicurezza gli animali che, nel tentativo di fuggire dal veicolo che a causa dell’afa e delle forti temperature era rovente, erano rimaste impiccate a causa delle catena che avevano al collo.
I cani sopravvissuti sono stati trasportati presso la clinica veterinaria per gli accertamenti del caso: appurato che sono in buona salute sono stati trasportati presso il locale canile comunale. Nulla da fare purtroppo per il cane impiccato, cui non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso. Gli animali per ora sono stati posti sotto sequestro in attesa del procedimento penale a carico del trentenne. Ricordiamo che è assolutamente controindicato lasciare gli animali in macchina, chiusi e senza possibilità di respirare aria fresca: a causa delle alte temperature, che portano le lamiere del mezzo a diventare roventi, si potrebbe verificare la morte del pet per asfissia, tra sofferenze atroci.
Fonte: Il resto del carlino
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