Si è da pochi giorni conclusa la settimana della moda a Milano e già infuriano le polemiche: sulle passerelle infatti sembra proprio che sia tornata la barbara moda della pelliccia, non solo da donna ma anche per gli uomini. Per arginare il fenomeno degli allevamenti di animali da pelliccia, spesso fuorilegge, non rispettosi delle norme igieniche, veri arsenali di sofferenze per gli animali che vi sono detenuti, è stato diffuso un video ed un dossier che si occupano proprio di pellicce e sulle industrie che alimentano la produzione
Il titolo del progetto è Un prodotto insanguinato, il vero costo della pelliccia ed è stato realizzato dalla Animal Defenders International e da Agire ora. Nel video sono mostrate le condizioni di sofferenza in cui gli animali da pelliccia sono costretti a vivere, tra ferite, infezioni, spazi angusti, gabbie di metallo nelle quali risulta difficile perfino stare in piedi.
Il video è girato in Finlandia, paese in cui ci sarebbero allevamenti privi di sofferenze per gli animali, un esempio di moderna industria manufatturiera di pellicce, leader nel mercato delle pellicce di volpe. E’ evidente come il documentario smascheri la patina di ipocrisia dietro la quale sono celate le sofferenze di migliaia di animali, rei soltanto di avere una bella pelle morbida adatta per la creazione di capi di abbigliamento.
In Italia il fatturato delle vendite di pellicce è diminuito del 7% dal 2007 al 2008 (da 725 milioni di euro a 675 milioni di euro): il numero di animali allevati in Italia per le pellicce è passato da 250.000 nel 2002 ai 150.000 del 2008 come conferma la Camera di Commercio. Stessi risultati anche nel resto del mondo, dove la vendita di pellicce è diminuita del 13,25%, passando da 15,02 miliardi di dollari nel 2007 a 13,03 miliardi nel 2008.
Nonostante i consumatori stiano voltando le spalle sempre di più alla pelliccia, alcuni esponenti dell’industria della moda hanno deciso di chiudere i loro occhi e i loro cuori alla verità sulla produzione di pellicce. Questa investigazione vuole risvegliare le coscienze: non è più accettabile ignorare la sofferenza, e gli stilisti devono prendersi le proprie responsabilità per il modo in cui le pellicce vengono prodotte. I clienti degli stilisti che usano la pelliccia nei loro prodotti sarebbero sgomenti nello scoprire il modo inumano e cruento in cui sono trattati gli animali la cui pelle viene usata nelle collezioni di moda. Speriamo sinceramente che il nostro dossier fornisca a tutti le evidenze necessarie a fare una scelta realmente informata sull’utilizzo di pelliccia vera nella moda
si legge in una nota rilasciata online dal presidente della Animals Defenders.
L’allevamento di animali per le pellicce è vietato nel Regno Unito, in Austria, in Croazia, in Danimarca mentre nei Paesi Bassi è in discussione una legge che mette al bando tutti gli allevamenti per le pellicce. L’UE ha vietato l’importazione e la vendita di prodotti di foca e in Israele analoghe posizioni stanno per essere vegliate dagli organi legislativi: è possibile che in Italia invece tutto questo non tocchi il cuore e la coscienza della gente? La Settimana della moda propone pellicce? Bene, mi auguro che gli italiani rispondano picche!
Alla gente non tocca niente ,non hanno il cuore !!!!