La storia di Tigre, un giovane Pitbull vittima di abusi e incuria, è la dimostrazione che, talvolta, i miracoli accadono. Questo povero cane, infatti, era ridotto pelle e ossa e indovinate a causa di chi? Del suo proprietario… la fortuna ha voluto che fosse notato dall’associazione animalista Furry Friends mentre si trovava al Miami-Dade Animal Center. Da allora la sua vita è cambiata, in meglio questa volta.
Una dei volontari dell’associazione, infatti, aveva deciso di prenderlo con sé, ma il Pitbull era in condizioni precarie, e richiedeva l’intervento di un veterinario. Il cane, non era soltanto denutrito, ma presentava anche una grossa massa sul collo. La sentenza è stata lapidaria: Tigre doveva essere soppresso. Le sue condizioni sembravano troppo gravi per essere salvato, sembravano, appunto. Era ipotermico, fortemente anemico e la massa sul collo faceva pensare ad un tumore.
Il veterinario aveva consigliato alla volontaria di optare per l’eutanasia, ma quando lui stesso si è trovato a doverla fare, non ha avuto il coraggio di andare avanti. Come ha raccontato la stessa attivista:
Nel momento in cui ha aperto la sua gabbia per prenderlo, Tigre gli è andato incontro, scodinzolando, e poi ha appoggiato il muso alla sua gamba e l’ha guardato con occhi pieni di tristezza. E così il dottor Melgey non è riuscito ad eutanasizzarlo.
Oggi il cane è in cura presso il Crystal Lake Animal Hospital in Florida, dove il veterinario continua ad occuparsi di lui. Esiste, infatti, la possibilità che quella massa non sia tumorale, ma tessuto cicatriziale formatosi a seguito di un ascesso mai curato. Tigre sta cominciando a mangiare e segue una cura a base di antibiotici. Per chiarire la natura di quella massa sul collo occorre effettuare una biopsia, ma al momento è ancora troppo debole per affrontare un’anestesia, così lo staff di medici sta cercando di rafforzare prima il suo fisico. Tigre, facciamo il tifo per te, in bocca al lupo!
Photo Credit| Thinkstock