Con l’avvicinarsi delle feste purtroppo si verifica un triste fenomeno, duro a morire: gli animali venduti online per Natale. Soprattutto in questo periodo dell’nano, nonostante la crisi economica che coinvolge il nostro paese, non mancano in rete le offerte speciali relative alla vendita in rete di animali da affezione, in particolare le offerte di cuccioli di cane (circa una quarantina le razze disponibili e tutte di importazione estera), offerti a prezzi stracciati e pagabili in comode rate fino a quatto anni e con una rata minima di 15 euro. Una vera piaga quella della vendita di cani tramite internet, dietro la quale si celano storie di maltrattamenti e di sofferenza, di associazioni per delinquere il cui unico scopo è quello di guadagnare denaro a scapito di esseri viventi. Commenta Lorenzo Croce di Aidaa:
Stando ai dati di questo periodo le prenotazioni di cuccioli come regalo di Natale sono purtroppo in leggero aumento rispetto allo scorso anno di circa il 10%. Acquistare un cane a rate con la garanzia di restituizione della merce come se si trattasse di un elettrodomestico è gia di per se eticamente assolutamente inaccettabile, ma ancora piu grave è il fatto che molti di questi cuccioli sono di importazione clandestina dai paesi dell’est Europa e quasi sempre di età inferiore rispetto a quella dichiarata sui documenti veterinari, con il rischio che almeno la metà di questi animali contragga qualche grave malattia e che una buona parte muoia direttamente prima del raggiungimento del primo anno di vita.
Le indagini di Aidaa sul fenomeno hanno riguardato una ventina i siti online di vendita di cuccioli di animali domestici, molti dei quali certificati, ma non è tutto oro quello che luccica: spesso dietro ad una parvenza di legalità si possono celare truffe. Per il prossimo Natale si prevede che entrino nelle case italiane circa 15mila cuccioli di cani per un giro di affari di una decina di milioni di euro. Quanti di questi presenteranno malattie a causa delle condizioni in cui sono nati ed hanno vissuto i primi mesi? Quanti verranno resi? E soprattutto, quanti verranno abbandonati?
Fonte: Aidaa
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