Gatti in casa o liberi di uscire? E’ una decisione che occorre prendere da subito, appena si accoglie in famiglia un micio, perché va abituato, educato a seconda del caso. E’ chiaro che un gatto libero di avventurarsi in grandi spazi e poi tornare è l’ideale: si asseconda in questo modo, la sua natura e di certo vi sono anche molti aspetti positivi, come il fatto che il felino potrà fare molto movimento evitando problemi di obesità, tipica dei gatti domestici. Eppure sono tanti anche i motivi per cui sarebbe buona cosa mantenerlo in casa. Oggi vogliamo occuparci di questi aspetti, ovviamente senza voler dare indicazioni o consigli di sorta, ma solo per stimolare una riflessione e magari un dibattito specifico.
Il motivo principale per cui si tiene un gatto in casa è quello della sua sicurezza, intesa come benessere e salute oltre che salvaguardia della vita: troppe volte abbiamo sentito raccontare di gatti di razza e non che si sono abitualmente allontanati da casa per non farvi più ritorno! I mici hanno un buon orientamento, raramente si smarriscono, mentre possono essere vittime di un incidente stradale o di abusi umani di vario tipo: presi e trattenuti o venduti (anche per illeciti) o semplicemente essere scambiati per randagi ed accolti in un gattile o da un amoroso proprietario, nella migliore delle ipotesi. E’ uno dei motivi per cui è importante mettere il microchip anche ai gatti.
I gatti domestici inoltre, benché liberi, non sono avvezzi alle lotte, pur avendo una buona indole di difesa del proprio territorio: per questo si può scontrare con suoi simili e rimanere ferito in modo serio. Soprattutto se il proprietario gli ha tagliato gli artigli, avrà scarse possibilità di vittoria oltre che di difesa. Essenzialmente però un gatto che si allontana quotidianamente da casa è maggiormente esposto a malattie ed è più difficile controllare il suo stato di salute. In caso di dolore nell’urinare, dovuto ad esempio a calcolosi, se il gatto è fuori casa difficilmente ce se ne può rendere conto. Senza contare il fatto che il gatto libero può contrarre malattie come la leucemia felina (FeLV), la peritonite infettiva felina (FIP) il cimurro felino, la FIV (ovvero il virus da immunodeficienza felina) ed altre patologie (zoonosi) comprese quelle che si contraggono nel contatto con i topi. D’estate in più per i gatti bianchi o chiari c’è inoltre il rischio dell’eccessiva esposizione al sole che può provocare tumore della pelle (carcinoma a cellule squamose).
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Allora facciamo così. Prendo una bella lettiera anche per il cane così non ho più problemi. No perché portarlo fuori e liberarlo in un parco, un cane di 30 kg, è molto rischioso. Può andare in strada, mordere altri cani e persone e sarebbe un costo enorme in visite veterinarie. D’altronde è diritto di un cane non avere sempre il guinzaglio tirato ed abbandonarsi a corse e dribbling in mezzo a persone o altri come lui. Il gatto deve invece soddisfare soltanto le nostre esigenze. Fare compagnia, non rompere le palle alla porta per uscire e farsi una scatoletta ogni tanto…..ma fatemi il piacere
Piuttosto menatevela ad insegnare ad un animale difficile come il gatto….col cane ci riescono tutti