Due Beagle di Green Hill, alla visita di controllo veterinario per l’affido, sono stati trovati in gravi condizioni. E’ stato deciso, così di trasportare i cuccioli presso una clinica veterinaria affinché ricevano tutte le cure necessarie. I due cani, infatti, presentavano patologie in atto o esiti di gravi malattie, forse non curate a dovere.
La storia dei Beagle di Green Hill ha catalizzato l’attenzione di tutti, e per quanto sia bello che tanta gente si faccia avanti per richiedere l’affidamento di queste povere creature sottratte alla vivisezione, mi chiedo come mai allora, non ci siano altrettante offerte di adozione per i cani e i gatti che popolano i canili e rifugi di tutta Italia.
Probabilmente, è quello che si sono chieste anche le due associazioni affidatarie, la Lav e Legambiente, che stanno valutando le richieste pervenute con grande attenzione. Come ha sottolineato anche Giacomo Bottinelli della Lav:
Vorremmo famiglie consapevoli, che si rendano conto che questi animali non sono “normali”: hanno bisogno di estrema attenzione dal punto di vista comportamentale e fisico. Non cerchiamo chi, sull’onda dell’emozione, ci chiede un cucciolo pensando che si tratti di un affidamento qualsiasi.
Ricordiamo, infatti, che si tratta di cani che hanno sempre vissuto in gabbia, e che l’unica luce che conoscono è quella artificiale dei laboratori. Senza contare che gli esemplari più adulti soffrono anche di deprivazione sensoriale dell’olfatto. La riabilitazione dei Beagle di Green Hill non sarà facile ed è importantissimo che le persone a cui vengono affidati siano davvero pronte a prendersi questo impegno.
I Bealge adottati sono comunque dotati di codice identificativo, e questo renderà semplice il controllo delle loro condizioni di salute. Intanto, in 110 sono usciti dall’allevamento di Montichiari e finalmente, si avviano verso una nuova vita. Tutto Zampe augura ai 2 cuccioli ricoverati di potersi riprendere il più velocemente possibile!
Via|LAV; Photo Credits|ThinkStock
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