Il canile comunale di Lecco potrebbe chiudere i battenti perché non a norma: troppo vecchio ed angusto ed il Comune non ha fondi per ristrutturare o creare una nuova struttura. Ma cosa c’entra Michela Vittoria Brambilla? La struttura da circa dieci anni è gestita dall’associazione LEIDAA (Lega Italiana per la Difesa degli Animali e Ambiente) fondata per l’appunto dall’ex Ministro in tempi lontani. In qualche modo, la paladina degli animali subisce uno smacco, gli viene tolto un canile. Ed in molti esultano.
La Brambilla, infatti, soprattutto negli ultimi giorni è stata molto presente sui media in quanto firmataria dell’accordo con Trenitalia per i cani di grossa taglia in viaggio e soprattutto per il sequestro di Green Hill, per il quale si è battuta da anni. Si è parlato di campagna elettorale aperta, di sfruttamento degli animali per prendere i voti ed in molti hanno gioito sicuramente della eventuale chiusura del canile di Lecco. Per questo si parla di un brutto colpo all’immagine della Brambilla politica. Personalmente, pur essendo consapevole che il gioco mediatico della caccia ai voti è iniziato, preferisco riflettere sul fatto che la ex ministro è impegnata a difesa degli animali da moltissimi anni, prima ancora di scendere in politica e al contempo so che a portare i cagnoloni sui treni non è stata solo la sua firma, ma anche l’impegno di tanti altri animalisti che non sono comparsi in televisione a lodarsi.
Lo stesso dicasi per Green Hill. Credo in realtà che chi ha i mezzi per pubblicizzare campagne o iniziative a favore degli animali è buona cosa che lo faccia. A prescindere da tutto. Resta il fatto poi che gli ospiti a quattro zampe del Canile di Lecco, non si trovassero poi in condizioni ottimali (questa è la cosa grave), e che prima di guardare altrove bisognerebbe osservare in casa propria! Ma i fatti erano noti e non ci sono accuse da parte del Comune nei confronti della gestione, bensì solo un irrisolto problema di mancanza di fondi. Insomma vorrei scindere la politica da un fatto che invece trovo grave e che purtroppo sta passando in secondo piano: la gestione della onlus LEIDAA del Comune di Lecco andrà avanti fino al 30 novembre (salvo ulteriori deroghe) poi la struttura sarà definitivamente chiusa ed occorrerà trovare una collocazione ai 150 cani ospiti. Ecco. Questa è la notizia da diffondere: adottiamo i cani del Canile di Lecco. In tempo di crisi, anche i Comuni li abbandonano? Per farlo, c’è una seziona specifica nel sito della LEIDAA.
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